Come spiegato in diverse occasioni, si parla di cambi commerciali quando tra due paesi prevale l’aspetto commerciale, mentre di cambi finanziari quando prevale quello finanziario.
Per esempio, l’euro/dollaro è un cambio finanziario, fortemente influenzato dalle prospettive di rendimento.
Nelle ultime settimane l’apprezzamento dell’euro è coerente con aspettative di una politica monetaria della FED più espansiva rispetto a quella della BCE.
Pertanto, qualsiasi notizia a conferma di tali attese giocherà in favore dell’euro, mentre smentite saranno pro-dollaro.
Interessante notare come le svolte monetarie della FED tendano a precedere quelle della BCE e a essere più estese:
Se la storia dovesse ripetersi, la Banca Centrale Americana taglierà i tassi prima di quella Europea e gli interventi saranno più decisi, aspetti che, per quanto scritto in precedenza, giocherebbero a sfavore del dollaro.
Dal punto di vista prettamente grafico, il cambio euro/dollaro si trova tuttora all’interno di un solido trend ribassista pluriennale avviato dai massimi del 2008:
L’eventuale rottura convinta della parallela superiore (che attualmente transita in area 1.145) rappresenterebbe un chiaro segnale rialzista.
Fino ad allora, sarà possibile parlare solo di rimbalzi.
Riccardo Fracasso
Archivi
Ultimi Articoli
- Dollaro: aggiornamento
- Trump vince le elezioni
- Avena: analisi grafica
- Ftse Mib: analisi grafica
- Check up: nuova pubblicazione
- S&P 500: analisi grafica
- Cina: una settimana importante
- FED: ecco il primo taglio
- Oro: analisi grafica
- BTP: aggiornamento grafico
- S&P 500: analisi grafica
- Euro/dollaro: aggiornamento
- Check up: nuova pubblicazione
- VIX: analisi grafica
- Mercati: qualche conferma, attendendone altre
- Offerto da Investing.com
Tags