I settori ciclici sono quelli il cui andamento è fortemente influenzato dal ciclo economico.
In fase di rallentamento/recessione generalmente sottoperformano (rispetto l’indice), mentre in fase di ripresa/espansione sovraperformano.
Settori ciclici:
-
Auto;
- Beni di lusso;
- Beni e servizi per l’industria;
- Chimici;
- Distribuzione;
- Edili;
- Finanziari (Bancari e Assicurativi);
- Materiali di base;
- Tecnologici;
- Viaggi e tempo libero.
I settori anticiclici (detti anche ‘difensivi’): sono quelli meno influenzati dal ciclo economico poiché offrono beni/servizi ritenuti indispensabili.
Di conseguenza sono settori che sottoperformano (rispetto l’indice) nelle fasi di ripresa/espansione, mentre in fase di rallentamento/recessione sovraperformano.
Settori anticiclici:
-
Alimentari;
- Farmaceutici;
- Media;
- Petroliferi;
- Telecomunicazioni;
- Utility (imprese di pubblica utilità, acqua gas, elettricità).
In linea di massima, nel momento in cui un investitore vuole posizionarsi sul mercato azionario in una situazione economica difficile, è preferibile lo faccia evitando i settori più esposti alla congiuntura economica (ciclici) a favore di quelli anticiclici.
Al contrario, in presenza di prospettive positive sull’andamento economico, può risultare utile sovraesporsi sui titoli ciclici.
Rialzi di un listino azionario favorite più dai settori anticiclici che da quelli ciclici suggeriscono prudenza.
In conclusione, sono doverose alcune precisazioni:
-
non bisogna commettere l’errore di pensare che se salgono i titoli ciclici scendono quelli anticiclici perché entrambi sono direttamente correlati al ciclo economico; la distinzione sussiste nel fatto che i titoli ciclici amplificano i propri movimenti nel bene (ripresa/espansione) e nel male (rallentamento/recessione);
- all’interno della stessa categoria (ciclici e anticiclici) i singoli settori si comportano in misura diversa; per esempio, i beni di lusso, pur essendo ciclici si difendono bene nelle fasi di rallentamento/recessione ed i petroliferi, pur essendo un bene indispensabile, risentono fortemente delle crisi economiche.
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