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Il Ftse Mib  ha chiuso la seduta a 16.691 punti, registrando un +1%.

Il bilancio settimanale è pari ad un -3,04%.

Grafico:

Grafico nr. 1 - Ftse Mib

Grafico nr. 1 – Ftse Mib

Lo scorso venerdì si scriveva:

“15.650 punti (Ndr = si faceva riferimento al livello in cui al tempo transitava  la mediana della Forchetta discendente di Andrew) è un obiettivo piuttosto distante dai valori attuali, per cui sarà utile, nel corso di una eventuale correzione, valutare il comportamento del Ftse Mib a contatto dei livelli di ritracciamento di Fibonacci indicati già la scorsa settimana:

  • 16.658 (38,2%);
  • 16.354 (50%);
  • 16.049 (61,8%).

Ricordo ancora una volta che la maggior parte delle volte il primo storno si ferma al primo dei tre ritracciamenti.

L’eventuale violazione anche del secondo livello (16.354 punti) indicherebbe che il movimento preesistente (rialzista) non era ancora maturo.”.

Il giorno seguente, nell’esaminare la situazione dello S&P, si parlò anche del nostro Ftse Mib:

“Sarà bene valutare il comportamento dello S&P 500 nell’eventualità dovesse entrare in contatto con tale retta (attualmente transita poco sotto i 1.600 punti e a circa due punti percentuali dai valori attuali).

L’eventuale tenuta renderebbe più complicato per il nostro Ftse Mib, il raggiungimento della mediana della forchetta evidenziata nella precedente analisi.”.

Già ieri lo S&P 500, che analizzerò nel finesettimana, ha dimostrato di riconoscere il supporto in questione ed anche la seduta in corso sembra (mentre scrivo la seduta è ancora in corso) confermare la reazione.

Detto questo, andiamo ad osservare un nuovo grafico relativo al Ftse Mib:

Grafico nr. 2 - Ftse Mib - Fibonacci e Trendline massimi crescenti

Grafico nr. 2 – Ftse Mib – Fibonacci e Trendline massimi crescenti

Come possiamo notare il Ftse Mib è rimbalzato a pochi passi del ritracciamento di Fibonacci del 50%.

Se da una parte il cedimento del primo ritracciamento indica un mercato che non è fortissimo, dall’altra la mancata violazione del secondo livello segnala un mercato che non è debole e che può esser ancora in grado di segnare nuovi massimi.

Altro aspetto positivo visibile nel grafico: il Ftse Mib ha arrestato il calo anche a ridosso della trendline di minimi crescenti (retta blu) che parte dal minimo del 5 aprile (15.062 punti).

Sappiamo bene che la presenza di minimi crescenti è caratteristica tipica dei movimenti rialzisti.

Proseguiamo con un nuovo grafico:

Grafico nr. 3 - Ftse Mib - Harami Bullish

Grafico nr. 3 – Ftse Mib – Harami Bullish

Nel riquadro è evidenziata una Harami Bullish, figura di inversione rialzista.

Abbiamo una lunga candela rossa seguita da una candela verde il cui corpo è completamente compreso in quello precedente.

Come al solito, identificata una candela, è bene valutarne l’attendibilità.

In tal senso si procede innanzitutto esaminandone il posizionamento: una figura di inversione rialzista necessita di un trend ribassista da invertire e, nel caso specifico, tale condizione è soddisfatta poiché la Harami Bullish è preceduta da un discreto movimento discendente.

Ora, però, passiamo alla compressione:

Grafico nr. 4 - Ftse Mib - Compressione Harami Bullish

Grafico nr. 4 – Ftse Mib – Compressione Harami Bullish

La candela compressa ricorda troppo vagamente un Hammer, per cui non è possibile affermare che conferma il segnale rialzista originario dell’Harami Bullish.

Sarà bene attendere eventuali conferme nella seduta di lunedì.

Ad ogni modo, resta positiva la presenza di una figura di inversione rialzista.

Ora andiamo ad osservare l’andamento della settimana appena conclusasi:

Grafico nr. 5 - Ftse Mib - Andamento settimanale

Grafico nr. 5 – Ftse Mib – Andamento settimanale

Nonostante la performance settimanale chiaramente negativa (-3,04%), il recupero avvenuto proprio nella fase finale (oggi), la più importante, rappresenta un segnale positivo.

Riassumendo quanto finora esposto, abbiamo:

  • reazione dell’indice a ridosso del ritracciamento del 50% di Fibonacci;
  • reazione dell’indice a ridosso della trendline di minimi crescenti;
  • presenza di una figura di inversione rialzista (Harami Bullish) che però deve trovare conferma nella seduta di lunedì;
  • recupero del Ftse Mib nella fase finale della settimana.

Sono tutti aspetti positivi che rendono probabile una prosecuzione del rialzo da parte del nostro listino.

Ad ogni modo, da monitorare la chiusura di seduta dello S&P 500 che abbiamo visto incidere sul Ftse Mib.

Nel caso di conferme positive, la prossima settimana parleremo dei possibili obiettivi rialzisti.

Nell’eventualità di disgrazie, invece, tornerà di moda la Forchetta discendente di Andrew.

Riccardo Fracasso

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