E’ credenza piuttosto diffusa che la disoccupazione rappresenti un indcatore lagging (ritardatario) rispetto all’economia.
Cerchiamo di capire dove sta la verità esaminando il grafico della disoccupazione americana:
Le colonne grige illustrano le fasi recessive.
Ho evidenziato con delle frecce verdi i bottom della disoccupazione, con quelle rosse i top.
L’osservatore più attento avrà notato come:
- i bottom anticipano l’inizio di tutte le fasi recessive; inoltre i bottom hanno spesso coinciso con l’inizio del calo della borsa americana.
- i top, invece, confermano con ritardo la fine di tutte le recessioni e l’inizio della ripresa della borsa.
Pertanto, nel primo caso la disoccupazione agisce come indicatore leading (anticipatore), nel secondo come indicatore lagging (di conferma).
In buona sostanza si potrebbe anche sostenere che la risalita della disoccupazione contribuisce a spingere un’economia alla recessione, mentre la fine della recessione favorisce nuove assunzioni.
Attualmente la disoccupazione si trova in un potenziale bottom , che deve trovare conferma dai prossimi dati.
Se così fosse, vi sarebbero ottime probabilità che tra qualche mese gli Stati Uniti cadano in recessione.
Riccardo Fracasso
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