Lo S&P 500 ha chiuso la seduta a 3.901 punti, registrando un +0,01%.
Il bilancio settimanale è pari a un -3,05%.
In riferimento alla discesa in corso, ormai da tempo ipotizzai un’autentica inversione del trend primario e non una semplice correzione.
Mentre la prima inverte il trend, la seconda, anche consistente, non pregiudica la tendenza preesistente.
Esempi di inversione sono quelle del 2000, del 2007 e, seppur anomala, quella del 2020.
Esempi di correzione sono quelle del 2011, del 2015 e del 2018.
Le inversioni del mercato azionario anticipano la crisi economica.
Esse partono nel 4° stadio del ciclo economico, si estendono nel 5° e si esauriscono nel corso del 6° per dar spazio a un nuovo trend rialzista che solitamente dura diversi anni.
Nel recente check up sono emerse conferme in tal senso.
Se da una parte è estremamente utile non subire, o perlomeno subire lievemente, l’inversione ribassista, dall’altra è altrettanto importante il reingresso per partecipare al nuovo rialzo.
Identificata con certezza l’inversione, a questo punto del nostro percorso di analisi facciamo un passo avanti per metter sul tavolo qualche potenziale target finale della discesa in corso.
Dal punto di vista temporale s’è già spiegato come la statistica collochi il bottom finale tra ottobre di quest’anno e aprile del prossimo; c’è quindi tempo per raccogliere nuove informazioni e, eventualmente, formulare nuove ipotesi.
Ora, ad ogni modo, disponiamo già di elementi sufficienti per identificare qualche livello grafico interessante, con la piena consapevolezza di non conoscere il futuro e di voler semplicemente evidenziare qualche riferimento rilevante da tenere sotto osservazione.
Prendendo come top finale il massimo di gennaio (punto C), applichiamo i ritracciamenti di Fibonacci sia partendo dal minimo di marzo 2009 (A) che da quello di marzo 2020 (B):
Dall’analisi emerge una interessante convergenza in area 3.200 punti:
- ritracciamento del 38,2% del vettore A-C = 3.232 punti.
- ritracciamento del 61,8% del vettore B-C = 3.195 punti.
Alla luce degli esorbitanti eccessi di partenza e del difficile contesto, personalmente ritengo che si giungerà almeno ad area 3.200 punti.
Considerata l’importanza di tale soglia, l’eventuale rottura darebbe vita a ulteriori forti vendite; in tal caso, rilevante area 2.750 punti (correzione di Fibonacci del 50% del vettore A-C).
Ad ogni modo, qualunque sia il bottom finale, non è detto ci si arrivi direttamente, senza alcun rimbalzo intermedio, anzi.
Riccardo Fracasso
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