Venerdì sera l’agenzia di rating Fitch ha declassato il giudizio dell’Italia di un gradino portandolo da A- a BBB+ a causa del “risultato inconcludente delle elezioni italiane” e prendendo atto che “la recessione in atto in Italia è una delle più profonde in Europa ed i dati indicano il rischio che si prolunghi più di quanto atteso”.
Il downgrade è accompagnato ad un outlook negativo, e quindi ad una visione negativa nel medio-lungo periodo (quindi, possibile ma non certo futuro downgrade).
Ora la situazione dei rating dell’Italia si presenta così:
Nonostante i tagli degli ultimi anni, come potete osservare ci manteniamo ancora all’interno della categoria degli Investment grade (i cosiddetti investimenti di qualità) anche se il margine che ci separa dalla categoria Speculative grade (i cosiddetti investimenti speculativi chiamati anche junk bond (obbligazioni spazzatura)) si fa sempre più esiguo.
Ricordo che è estremamente importante la distinzione tra Investment grade e speculative grade perchè la maggior parte dei fondi ha l’obbligo, indicato da prospetto, di investire solo in obbligazioni Investment grade (giudizio di almeno 2 agenzie di rating su 3).
Ne consegue che una eventuale discesa nella categoria Speculative grade spingerebbe verso l’alto i rendimenti dei nostri titoli di Stato.
Ci si augura ovviamente che il taglio di Fitch non sia seguito da quelli delle altre agenzie di rating, in particolar modo di Moody’s, il cui giudizio sull’Italia, al momento, si trova a soli due gradini dagli investimenti Speculative grade.
Da segnalare inoltre che la tendenza degli ultimi anni è ribassista.
Infine, da evidenziare che col taglio di Fitch, l’Italia perde anche l’ultimo rating che conteneva almeno una A.
Ora tutti i rating (vedi tabella) rientrano nella Classe 4 di qualità del credito, il cui giudizio può essere così sintetizzato: ‘Sufficienti probabilità di solvibilità del debitore: liquidità accettabile ma capacità di copertura del debito debole.’.
Per chi volesse guardare la tabella col dettaglio di tutte le Classi, guardare all’interno della sezione DIDATTICA, la voce RATING.
Riccardo Fracasso
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