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Il Ftse Mib  ha chiuso la seduta a 15.431 punti, registrando un -1,57%.

Il bilancio settimanale è pari ad un -0,66%.

Grafico:

Grafico nr. 1 - Ftse Mib

Grafico nr. 1 – Ftse Mib

E’ bene fare una breve sintesi di quanto scritto nelle ultime due analisi dedicate al Ftse Mib.

Sabato scorso, si ufficializzava la Forchetta, grazie al riconoscimento della stessa da parte del nostro listino:

“E’ possibile osservare in modo chiaro come effettivamente il Ftse Mib abbia dapprima messo pressione alla trendline inferiore della Forchetta ed una volta riconosciutane la presenza ha svoltato vistosamente verso l’alto.

A questo punto la Forchetta è ufficiale ed è consigliabile disegnarla sul grafico con uno stile continuo e non più tratteggiato.

Attenendoci ai dettami della Forchetta di Andrew, a riconoscimento avvenuto diventa assai probabile il raggiungimento dell’area della Mediana.”.

Martedì, invece, si evidenziava un’area critica che avrebbe potuto ostacolare la prosecuzione rialzista:

“In buona sostanza, sarà bene monitorare con estrema attenzione il comportamento del Ftse Mib all’eventuale raggiungimento di area 16.046-16.247 punti, soglia a mio avviso che rappresenta un ostacolo di tutto rispetto.”.

Grafico aggiornato:

Grafico nr. 2 - Ftse Mib

Grafico nr. 2 – Ftse Mib

Il Ftse Mib non ha nemmeno raggiunto l’area di resistenza che si era indicata, interrompendo la propria corsa a ridosso del primo ritracciamento di Fibonacci.

La voglia di scendere è stata tale che il nostro listino ha chiuso solo parzialmente il Gap down formatosi in giugno.

Ora andiamo a tracciare la Forchetta:

Grafico nr. 3 - Ftse Mib

Grafico nr. 3 – Ftse Mib

Nelle precedenti due Forchette, dopo il riconoscimento da parte del Ftse Mib, s’è assistito ad un movimento deciso verso l’area intorno alla Mediana, sviluppo che non sta ripetendosi nell’ultima.

Tuttavia, mi è capitato di assistere a casi in cui il mercato, dopo aver riconosciuto la Forchetta, indugia per un certo periodo a ridosso della trendline inferiore per poi ripartire con decisione.

Ciononostante, non vanno scordati gli elementi tecnici precedentemente evidenziati, ai quali vanno aggiunte la chiusura giornaliera e quella settimanale sui minimi, che rendono probabili un nuovo minimo giornaliero (nella seduta di lunedì) ed un nuovo minimo settimanale (in una delle successive quattro sedute).

Se tanto mi da tanto, la trendline inferiore sarà come minimo messa nuovamente sotto pressione.

Va da sé che un’eventuale tenuta della stessa rappresenterebbe aspetto positivo, mentre un cedimento convinto costituirebbe evento che andrebbe quantomeno a demolire l’impostazione rialzista costruita con la Forchetta.

Il vero segnale ribassista, ad ogni modo, si avrebbe nel caso in cui un altro livello fosse perforato con convinzione: mi riferisco al minimo a 14.092 punti registrato il 24 giugno.

Inoltre, alle criticità tecniche si aggiungono i dubbi alimentati dall’andamento delle diverse borse, da cui emerge una chiara spaccatura tra i listini degli Stati appartenenti all’Area Euro Meridionale (tra cui il nostro Ftse Mib) e quelli dei Paesi dell’Area Euro Settentrionale, con i primi nettamente sottoperformanti rispetto ai secondi.

Tale elemento va tenuto in debita considerazione perché, nel caso in cui dovesse permanere, potrebbe anche anticipare qualche notizia particolarmente negativa che ci riguarda direttamente.

Considerando quanto finora scritto, nella settimana si sono formate diverse crepe ad un’impostazione di fondo rialzista che comunque potrà esser abbandonata solo nel momento di un cedimento della trendline inferiore della Forchetta o, ancor peggio, del minimo a 14.902 punti.

In una situazione così incerta è la disciplina a poterci aiutare, impostando diligentemente gli stop e monitorando l’evoluzione o l’involuzione della situazione.

Riccardo Fracasso

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