Nel corso del mese di Ottobre, in un contesto in cui praticamente scendeva tutto, era spontaneo chiedersi dove potessero dirigersi i flussi in uscita.
A tal proposito, nel corso dell’ultimo check up ho espresso grande attesa per la rilevazione del margin debt (indicatore leva finanziaria) relativa ai dati di Ottobre.
Oggi, finalmente, è stato pubblicato l’aggiornamento:
La discesa, quindi, spiega come i flussi in uscita siano serviti per chiudere molte posizioni a leva.
Il calo, seppur a colpo d’occhio possa sembrare modesto, è invece rilevante:
In valori assoluti è praticamente in linea con le rilevazioni che hanno caratterizzato l’avvio dei crolli del 2000 e del 2007.
In percentuale, seppur inferiore, la variazione è comunque consistente e meritevole di attenzione.
Seppur non v’è certezza, potremmo essere quindi dinanzi ad un’inversione vera e propria della leva finanziaria.
Tenendo conto che si scende da un’area di massimi storici (ben superiori a quelli toccati nel 2000 e nel 2007), gli spazi di discesa sono davvero consistenti.
Ciò premesso, e considerando l’evidente correlazione positiva con lo S&P 500, un suo ridimensionamento andrebbe annoverato come aspetto estremamente sfavorevole:
Riccardo Fracasso
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