Partiamo subito col grafico del Ftse Mib:
Il nostro indice ha chiuso la seduta a 15.585 punti, registrando un +0,37%.
Il bilancio settimanale è invece pari ad un -1,75%.
Martedì, esaminando la media mobile a 50 giorni, si scriveva:
“In una situazione simile, un trader a tutto tondo che avesse preso in considerazione la media mobile a 50 giorni (linea blu), dopo averne appurato la valenza (punto 1), ad ogni successivo contatto (dal punto 2 in poi) dell’indice avrebbe inserito e continuerebbe ad inserire un ordine di acquisto per sfruttarne l’eventuale rimbalzo.
Ripeterebbe l’operazione incurante e persino consapevole del fatto che presto o tardi il Ftse Mib perforerà la media mobile citata, forte del fatto che, nel caso, ci sarà lo stop loss che ha posto appena sotto la media stessa a contenere i danni; nel caso di tenuta, invece, il trader sostituirebbe lo stop loss con un trailing stop, stavolta per proteggere il guadagno e non più per tagliare le perdite.”.
Andiamo ora ad osservare la situazione a distanza di tre giorni:
E’ bene rimarcare ulteriormente che s’era specificato che l’operazione si riferiva a chi fa trading e, chi fa trading, si sa, spesso non cerca rialzi enormi ma s’accontenta, giustamente, di tanti piccoli guadagni (magari amplificandone il movimento attraverso i derivati).
Ciò premesso, il giorno seguente il Ftse Mib ha guadagnato lo 0,84% toccando il giorno seguente un picco dell’1,68% (evidenziato nel grafico); considerando che s’era precisato che lo stop loss, in caso di tenuta, sarebbe poi stato sostituito con un trailing stop, c’erano i margini di guadagno, nonostante il successivo calo.
D’altra parte, i massimi decrescenti segnati nelle ultime settimane rendevano improbabili rialzi consistenti.
Venerdì scorso, esaminando l’andamento grafico della precedente settimana, si scriveva:
“In buona sostanza, questo grafico ci dice che la correzione non sembrerebbe terminata e a confermarcelo è anche la chiusura seduta sui minimi che ne rende probabili ulteriori nella giornata di lunedì.
In conclusione, a mio avviso la correzione può dirsi avviata, anche se non guasterebbe la conferma dall’eventuale perforazione della media mobile a 50 giorni.”.
La settimana appena conclusa ci dice che la correzione, come previsto, non era terminata.
D’altro canto, è bene precisare che nonostante il Ftse Mib abbia terminato la settimana al di sotto della media mobile a 50 giorni, non l’ha fatto in modo così netto da permetterci di escludere sin d’ora l’ipotesi di falsa rottura.
Ovviamente, conferme di rottura della media mobile a 50 giorni andrebbero lette negativamente.
Ultime sedute:
Da quest’ultimo grafico possiamo notare innanzitutto come tutti e tre i trend siano stati invertiti al ribasso; ciò avvalora la tesi della rottura della media mobile a 50 giorni.
Tuttavia, queste recenti continue inversioni di tendenza, normali per il trend di breve, molto meno per quello di lungo, mi portano a dar minor considerazione, in questo periodo, alle indicazioni fornite dalle medie mobile spostate.
Proseguendo nella lettura del grafico nr. 3, se da una parte i massimi decrescenti (M1 e M2) mi hanno portato da tempo a sostenere che qualcosa si stava incrinando, dall’altra è pur vero che solo una discesa convinta al di sotto del precedente minimo di periodo m1 (che si trova poco sopra la media mobile a 200 giorni) consentirebbe d’esser più convintamente negativi.
Ora, vi propongo l’ultimo grafico della serata:
Chi mi segue da tempo sa che considero il Detrended per valutare eventuali fasi di ipercomprato o di ipervenduto; ciò non toglie la bontà di altri indicatori.
Per esempio, se si considera il brevissimo periodo, l’RSI a due giorni è piuttosto affidabile; sintetizzando al minimo, un valore inferiore a 30 segnala ipervenduto, mentre un valore superiore a 70 indica ipercomprato.
Detto ciò, un segnale di probabile rimbalzo non si ha quando l’RSI perfora la linea dei 30 ma quando, una volta invertito al rialzo, la supera.
Come potete osservare dal grafico, tale linea è stata superata giusto oggi; premesso che capita d’assistere ad immediate ed impreviste svolte ribassiste, l’RSI a due giorni ad oggi avvalora l’ipotesi di un rimbalzo di brevissimo.
Ripeto, si sta parlando di brevissimo periodo, nulla più; un indicatore così impostato, può passare dall’area di ipervenduto a quella di ipercomprato anche in una semplice giornata.
Pertanto, a noi basti sapere che esaminando l’RSI a 2 giorni, ripeto, il lieve rialzo odierno potrebbe non essersi esaurito.
Sarà comunque bene osservare gli sviluppi dello S&P 500, che ovviamente potrebbero far spostare le lancette in un senso anzichè in un altro.
Tuttavia, se rialzo sarà, credo che non si andranno a segnare massimi superiori ai precedenti (M2 e men che meno M1, indicati nel grafico nr. 3).
Infine, giusto per chiarire, resto convinto che la correzione avviatasi a metà settembre, non sia esaurita.
Messaggio ai nuovi lettori
Recentemente ho avuto il piacere di vedere incrementarsi la lista degli iscritti alla newsletter.
Ai nuovi lettori, oltre che dare il benvenuto, rivolgo il seguente messaggio:
Sono ben consapevole della possibilità che leggendo per la prima volta tesi basate su medie mobili spostate, sul Detrended, su Fibonacci, o su altre ‘diavolerie’ simili, si possa rimanere ‘disorientati’ e magari si rinunci a seguire Finanza e Dintorni.
Ovviamente non voglio e non posso trattenere nessuno, ma ciò che ci tengo a precisare è che personalmente cerco sempre di spiegare quanto più possibile le mie considerazioni, ma essendo le stesse incentrate sull’analisi tecnica (oltre che su quella fondamentale) è inevitabile, per l’appunto, l’uso di tecnicismi.
Tuttavia, all’interno del blog esiste una sezione didattica che può agevolare la comprensione delle analisi; inoltre, nel caso di dubbi, potete usare i commenti o la mail (preferibile il primo canale) per rivolgermi domande.
Nel limite del tempo a mia disposizione, cercherò di rispondere.
Riccardo Fracasso
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