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Ieri l’Unione Europea ha prontamente smentito le cifre (3.000 miliardi) che circolavano in merito all’allargamento del Fondo Salva Euro.
Inoltre, la Troika ha rinviato al 3/4 ottobre la decisione in merito all’erogazione o meno della sesta tranche (8 miliardi di euro) del pacchetto di aiuti per la Grecia.
Passiamo ora al grafico dello S&P; 500:
L’indice americano ha chiuso a 1.163 punti, registrando un guadagno di +2,33%.
Ultime sedute:
Innanzitutto è bene evidenziare che la chiusura sui massimi rende probabili ulteriori allunghi nel corso della prossima seduta; che poi questi ulteriori massimi saranno mantenuti in chiusura non è però altrettanto probabile.
Domenica si era ipotizzato un recupero che consentisse la chiusura del gap (1.166 punti) ed eventualmente proseguisse ritestando l’ex supporto rappresentato dalla trendline ‘A’, riconoscendolo stavolta come nuova resistenza.
Tale movimento, come già scritto, in gergo tecnico si chiama ‘pull back’.
Tale ipotesi, ad oggi, rimane ancora quella più credibile.
Lo S&P; è a pochi passi dal gap e non distante dalla trendline ‘A’ che attualmente transita a 1.173 punti.
Superamenti intraday di tali valori, purchè non confermati in chiusura, non invaliderebbero lo scenario ribassista.
Inoltre, la 7+5 e la 25+5 continuano a segnalarci che il trend di medio e quello di lungo sono ribassisti.
Premesso che prima di esprimermi sarebbe sicuramente bene lasciar che gli eventi accadano, se proprio dovessi azzardare qualche altro dettaglio direi che l’ipotesi avanzata domenica potrebbe concretizzarsi già nella giornata odierna.
In tal caso avremo una pessima seconda parte di settimana.
E’ pur sempre una semplice ipotesi, che va monitorata.
Riccardo Fracasso
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