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La scorsa settimana, nell’esaminare il Ftse Mib, si scriveva:

“Al momento è necessario parlare di semplice sforamento, anche se la chiusura settimanale sui massimi suggerisce nuovi allunghi che potrebbero sancire l’abbondono definitivo dei prezzi dalla forchetta ribassista.”.

Nelle prime tre sedute settimanali gli allunghi si sono effettivamente materializzati  ed ora è possibile parlare di rottura convinta della trendline superiore della forchetta ribassista:

Grafico nr. 1 - Ftse Mib - Fuoriuscita dei prezzi dalla forchetta ribassista

Grafico nr. 1 – Ftse Mib – Fuoriuscita dei prezzi dalla forchetta ribassista

Tale forchetta  ha governato la discesa avviatasi nel giugno dello scorso anno; pertanto, un suo abbandono è evento rilevante dal punto di vista tecnico.

Non sono rare le volte che l’uscita dalla forchetta si concretizza attraverso un movimento di pull back.

Di seguito un esempio scolastico presente nell’apposito ebook (La Forchetta di Andrew):

Grafico nr. 2 - Esempio didattica abbandono forchetta con pull back

Grafico nr. 2 – Esempio didattica abbandono forchetta con pull back

Un eventuale pull back per il Ftse Mib significherebbe vederlo perlomeno avvicinarsi alla parallela inferiore (che transita intorno a 18.900 punti, ad oltre 5 punti percentuali dai valori attuali), riconoscerla e ripartire al rialzo.

Pertanto, un’eventuale correzione dai livelli attuali probabilmente finirebbe per confermare ulteriormente il trend di fondo rialzista.

E’ comunque bene precisare che nel caso di trend piuttosto forti spesso un ritracciamento non riesca a raggiungere l’ex supporto, ma solo ad avvicinarsi.

Alla luce delle parole di Hollande ad inizio settimana (che ha anticipato l’attuazione del QE) e delle indiscrezioni  circolate in giornata  sui dettagli del programma (50 mld al mese per almeno un anno), l’annuncio del QE alla riunione della BCE di domani è un fatto conosciuto e quindi scontato dal mercato.

A questo punto, le ipotesi cui assegno maggiori probabilità sono sostanzialmente due:

  • prosegue il rialzo del mercato senza correzioni significative, costringendo chi vuole salire sul treno a farlo a prezzi più elevati di quelli sperati;
  • avvio di una correzione del mercato sulla notizia (un famoso detto finanziario consiglia di “acquistare sulle voci e di vendere sulla notizia”.) che inizialmente fa credere ai più che il rialzo sia esaurito, per poi lasciare spazio in futuro alla ripresa del rialzo. In questo caso si configurerebbe il tentativo di pull back descritto in precedenza.

Concludo puntualizzando che ritengo che l’annuncio del QE sia scontato ma che gli effetti dello stesso si faranno sentire anche in futuro.

Riccardo Fracasso

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