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Il Ftse Mib  ha chiuso la seduta a 19.741 punti, registrando un -0,54%.

Il bilancio settimanale è pari ad un -0,16%.

Ammesso e non concesso che il top di inizio mese (20.540 punti) resti inviolato, andiamo a calcolare i ritracciamenti di Fibonacci dei punti di svolta A-B:

FTSE MIB – Area di convergenza 18.430 punti

Emerge l’interessante area 18.430 punti in cui convergono il ritracciamento del 38,2% di Fibonacci ed i minimi segnati a Febbraio.

Precisiamo: la presenza di tale area non assicura né che la stessa debba essere raggiunta né che la stessa non sarà perforata (già in passato abbiamo avuto modo di osservare come i cali più violenti non riconoscono alcun supporto).

Tale soglia rappresenta ‘semplicemente’ una importante area grafica che da un lato ha buone probabilità di respingere eventuali pressioni di vendita ma dall’altro, nel caso di cedimento, implicherebbe un peggioramento grafico di rilievo.

Ad ogni modo, considerando il contesto di incertezza illustrato anche dall’analisi pubblicata lunedì (buoni motivi sia per l’ipotesi rialzista che per quella di un violento calo), ritengo utile non anticipare i segnali ma seguirli, senza pregiudizi.

Nel frattempo raccoglieremo informazioni preziose, ad esempio, al termine della prossima settimana, avremo i dati ufficiali di chiusura del mese di Aprile:

FTSE MIB – Forchetta ribassista di lungo termine

Quanto più la chiusura sarà al di sotto della parallela superiore della forchetta e tanto più si rafforzerebbe l’ipotesi di una pericolosa falsa rottura.

Viceversa, quanto più la chiusura sarà al di sopra della parallela superiore della forchetta e tanto più vi sarà margine per assorbire eventuali vendite future senza intaccare l’impostazione rialzista.

Ovviamente, chiusure troppo vicine alla parallela non ci sarebbero utili per chiarire il quadro.

Riccardo Fracasso

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