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Dopo il BTP day del 28 novembre oggi c’è stato il BOT Day con grande richiesta e rendimenti al 5.95%, in calo rispetto alla precedente asta (6,087% del 10 novembre) ma pur sempre a livelli elevatissimi.
Ftse Mib:
Il nostro indice ha chiuso a 14.897 punti, registrando un -3,79%.
Ultime sedute:
In uno dei post pubblicati venerdì, commentando i risultati del vertice UE:
“La reazione a caldo dei mercati può anche essere positiva, ma ai fini pratici questi provvedimenti non risolvono la crisi.”.
E’ un pò quello che deve aver pensato l’agenzia di rating Moody’s che oggi ha raffreddato gli entusiasmi bocciando il piano e sostenendo che l’intera Unione Europea resta sotto osservazione per un possibile downgrade.
Sempre venerdì, nell’articolo dedicato al Ftse Mib:
“…non si può nemmeno escludere che succeda qualcosa di simile a quanto successo a fine ottobre: alla reazione a caldo segue una reazione più razionale (non è detto avvenga già lunedì) che riporta il mercato all’interno del canale.”.
Ed effettivamente è ciò che si è verificato: in una sola seduta il nostro indice non solo s’è riportato all’interno del canale ribassista, ma è anche scivolato al di sotto della 25+5 e persino della 7+5.
In sintesi, oggi è stato invertito al ribasso sia il trend di lungo che quello di medio periodo.
Inoltre, la chiusura sui minimi ne rende probabili ulteriori nella seduta successiva.
Il detrended non segnala nemmeno un moderato ipervenduto, il che vuol dire che il ribasso in atto, in base a tale aspetto, è ben distante dall’aver necessità di rifiatare.
Non mi sfugge sia solo lunedì (giornata che spesso porta con sè falsi segnali) ma le novità tecniche apportate sono sicuramente tante e negative, e queste numerose variazioni giornaliere così ampie, sia al rialzo che al ribasso, di norma non portano a nulla di buono.
Se oggi fosse venerdì avrei potuto scrivere affermazioni ancor più convinte.
Riccardo Fracasso
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