Gli IAS(International Accounting Standards), come gli IFRS (International Financial Reporting Standards), sono principi contabili emanati da un comitato internazionale detto IASB (International Accouting Standards Board).

 
L’Unione Europea, dopo una serie di valutazioni, decide se convertire o meno in legge i principi proposti dallo IASB (non sussiste quindi nessun obbligo d’applicazione).
 
La regola IAS 39, è quella che disciplina la contabilizzazione degli strumenti finanziari.
Il 13 ottobre 2008 lo IASB ha modificato tale regola introducendo la possibilità per gli istituti di contabilizzare gli strumenti finanziari illiquidi in base al costo storico o a quello ammortizzato, e non a quello reale di mercato.
 
Il motivo di tale modifica è il seguente: la crisi inziata nel 2007 aveva portato nella pancia delle banche un’infinità di titoli tossici senza mercato (senza una controparte interessata all’acquisto).
In base alla vecchia normativa, gli istituti avrebbero dovuto registrarli nel bilancio al valore di mercato, ossia zero, affossando così i propri conti.
E’ pur vero che la corretta valutazione degli asset in portafoglio e quella di mercato.
La modifica permette quindi bilanci sflasati, non corrispondenti alla realtà.
In sintesi, la modifica rappresenta un enorme passo indietro in termini di trasparenza.
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