E’ riconosciuto dagli esperti finanziari di tutto il mondo che la media mobile a 200 giorni sia la più importante fra tutte.
Tale importanza deriva dalla funzione che le si attribuisce nel rappresentare il ciclo annuale borsistico  (anche se nella realtà le sedute borsistiche in un anno sono circa 220) e dal fatto che ogni qualvolta che il mercato si ritrova a contatto con essa si verifica quasi sempre qualcosa di assoluto rilievo.
 
Ciò premesso, andiamo ad analizzare il grafico a 6 mesi del FTSE MIB (l’indice più utilizzato della Borsa Italiana) per cercare di verificare se tale teoria funzioni realmente e per tratte qualche indicazione che possa servire per la nostra operatività.
 


Nel grafico ho evidenziato i 5 punti di contatto tra FTSE MIB e media mobile a 200 giorni.
Al primo contatto il mercato rompe al rialzo ed in poco più di un mese registra una performance pari a +12,4%.
Al secondo ed al terzo il mercato individua la presenza della media mobile e la sua  funzione di supporto e da lì rimbalza in entrambi i casi registrando perfomances di circa un +7%.
Al quarto contatto il mercato perfora la media mobile disegnando un gap.
In seguito il mercato ripiega per ritestare (pull back) la media mobile e riconoscerla stavolta non più come supporto ma come resistenza, riproseguendo poi il trend ribassista tuttora in atto.
 
Riassumendo, in tre occasioni su cinque il mercato è stato contenuto dalla media mobile, mentre nelle altre due, quando l’ha rotta, si è allontanato rapidamente con estensioni notevoli, a dimostrazione che solo un movimento forte è in grado di infrangerla.
E’ possibile anche notare che, dal momento in cui era stata superata (contatto nr. 1), sono trascorsi oltre 4 mesi prima che fosse perforata (contatto nr. 4).
Attualmente il mercato transita sotto la media mobile a 200 giorni, ed in questo scenario, pur non escludendo assolutamente rimbalzi, l’operatività rialzista è accompagnata da un rischio assai elevato.
Operazioni LONG devono esser effettuate esclusivamente da investitori con un profilo di rischio alto; tassativo l’utilizzo degli stop loss.
 
Riccardo Fracasso 
 
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