From the monthly archives: Novembre 2011

Partiamo subito col grafico del Ftse Mib:

Il nostro indice ha chiuso a 13.921 punti, registrando un +0,04%.

Il Detrended segnala un moderato ipervenduto.

Ultime sedute:

Come da previsioni è stato raggiunto il supporto a 13.800 punti (minimo odierno a 13.736).
Successivamente si è verificata una risalita.
Ciò, come del resto ogni riconoscimento di un supporto, va considerato positivamente.
 
D’altro canto, va però detto che il rimbalzo non è stato tale da consentire al Ftse Mib di allontanarsi in modo significativo da quell’area,
Una chiusura pressochè piatta (+0,04%) dopo aver toccato un supporto importante e dopo i recenti forti cali, non è certo un segnale di forza.
Inoltre, al momento, non vedo ancora una formazione grafica di inversione che rafforzi la tesi rialzista.
 
Tuttavia, ad oggi, dobbiamo considerare valido il supporto, e con ogni probabilità già domani sapremo se potremo assistere ad un rimbalzo o se si perforeranno i 13.800 punti.
Domani è peraltro venerdì, seduta di assoluto rilievo.
 
 
Nel frattempo, però, gli investitori dei titoli di stato sembrano non aver dubbi sulla situazione:
 
 
Preoccupante il fatto che il rendimento del decennale sia, nonostante gli acquisti della BCE, ancora sopra alla soglia del 7% (livello oltre il quale il mercato ritiene insostenibile il costo del debito).
Ciò che però fa tremare i polsi è che la forbice tra il rendimento a 2 anni e quello a 10 si apre giorno dopo giorno sempre più a favore del primo, e ciò implica che il rischio di default dell’Italia è sempre più concreto.
 
In queste condizioni, anche sul fronte azionario l’ipotesi che si possa letteralmente precipitare non può più esser trascurata. 
In tal caso sarebbe quasi inutile cercare di individuare un supporto al quale fermarsi.
 
Nel frattempo, in Grecia, un titolo di stato annuale offre il 309%.
In buona sostanza chi investe oggi 100.000 euro, tra un anno, se tutto andasse bene, ne riceverebbe  409.000.
Già…se tutto andasse bene….
E c’è pure chi ha il coraggio di sostenere che la Grecia non è fallita.
Riccardo Fracasso
Tagged with:
 
Set your Twitter account name in your settings to use the TwitterBar Section.