From the daily archives: lunedì, Novembre 7, 2011
Partiamo subito col grafico del Ftse Mib:
 
Nella prima parte della mattina il nostro indice, sulla scia del monitoraggio del FMI (deciso venerdì scorso), è sceso fino a 14.937 punti (-2,66%), per poi invertire prepotentemente sulle voci di dimissioni di Berlusconi, toccando un massimo a 15.824 punti (+3,11%).
In seguito, arrivata la smentita direttamente dal nostro primo ministro, il Ftse Mib ha ridotto il guadagno chiudendo a 15.549 punti (+1,32%).
Che le indiscrezioni siano fondate o meno, l’ipotesi di un cambio di governo rimane comunque concreta, e quindi vorrei commentarla, chiedendovi di non darne una lettura politica…FINANZA E DINTORNI ha ben altri scopi.
 
Che nell’attuale legislatura il governo potesse far meglio di quanto fatto finora penso sia un dato di fatto, ma siamo così sicuri che un’eventuale alternativa (sia essa un governo tecnico, una maggioranza di larghe intese, un governo di centro/sinistra o una destra senza Berlusconi) sia in grado di risolvere tutti i problemi che affliggono l’Italia?
Leggendo gli articoli della stampa estera ed osservando certi risolini tra la Merkel e Sarkozy è evidente che al di fuori dei nostri confini Berlusconi non goda di grande stima, e questo contribuisce sicuramente a generare sfiducia nel mercato, ma l’inevitabile incertezza che può provocare un cambio di governo, in un periodo così delicato come l’attuale, non potrebbe causare danni maggiori?
Inoltre, non bisogna scordare che un nuovo governo si ritroverà comunque i vecchi problemi: rallentamento economico che presto sconfinerà in recessione, rendimenti decennali che oggi hanno toccato un massimo al 6,676% annuo, il terzo debito al mondo per dimensioni, ecc.
Per quanto ovvio, è bene ricordare che i listini sono mossi dagli investitori, e allora vi chiedo: nel caso di un nuovo governo, secondo voi la maggior parte di essi deciderà di prestare denaro all’Italia ritenendo che, senza Berlusconi, tutte le difficoltà saranno superate o preferirà continuare a starsene alla larga dai nostri titoli di stato, pensando che nessuna alternativa politica possa risolvere problemi così gravi?
Ciò che mi sento di consigliare è di decidere sempre mettendo da parte le simpatie politiche che ognuno di noi ha.
Non si scommette a favore di una squadra, rischiando soldi veri e consapevoli delle alte probabilità di sconfitta, semplicemente perchè se ne è tifosi.
 
 
Ultime sedute:
 
 

Per quanto possa sembrare strano, la seduta odierna, nonostante le notevoli oscillazioni, non ha apportato novità tecniche significative.
Insomma….tanto rumore per nulla.

Abbiamo un gap down che rimane aperto e del quale confermo che, a mio parere, sia destinato a non esser chiuso per un pò di tempo.

L’unica novità nella quale si poteva realmente sperare (i rialzisti) o temere (i ribassisti) era la possibile inversione del trend di lungo termine, ma il Ftse Mib dopo aver superato leggermente la 25+5 (linea curva rossa), ha indietreggiato terminandoci sotto.
Pertanto, il trend di medio e quello di lungo periodo rimangono negativi.

Il Detrended continua a non segnalare ipervenduto.
 
Il quadro tecnico generale resta avverso.

Riccardo Fracasso

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