From the daily archives: martedì, Dicembre 13, 2011

Partiamo subito col grafico dello S&P; 500:

L’indice americano ha chiuso a 1.236 punti, registrando un -1,49%.

Ultime sedute:

 
 
 
 
Nel precedente articolo dedicato allo S&P; avevo evidenziato la presenza di una resistenza a 1.266.
Approfondendo la mia analisi mi sono accorto del reale motivo per il quale l’indice per tre giorni consecutivi è salito fino allo stesso livello per poi venirne respinto: la media mobile a 200 giorni (linea ondulata viola).
Come più volte affermato la media mobile a 200 giorni è considerata quella più importante dalla maggior parte degli analisti di tutto il mondo, sia perchè è rappresentativa dell’anno borsistico, sia perchè ogni qualvolta (o quasi sempre) un asset si ritrova a contatto con essa si verifica qualcosa di assoluto rilievo.
 
Ad inizio agosto (primo grafico) c’è stata la perforazione, e conseguente crollo delle quotazioni.
Dal secondo grafico è possibile invece notare come la media mobile a 200 giorni nell’ultimo mese e mezzo abbia respinto ogni tentativo di rimbalzo dell’indice.
In sintesi, ciò che voglio evidenziare è che la media mobile a 200 giorni solitamente o contiene i movimenti, o, se rotta (in un senso o nell’altro) anticipa rialzi o ribassi di un certo spessore.

Poi ovviamente, esistono anche le eccezioni.

 
Considerata la lunghezza della media mobile in questione (200 periodi sono tanti), i leggeri sforamenti che notate rientrano nella norma. 
Nel primo caso s’è persino provati a rompere (al rialzo) ma il contesto economico non era tale da giustificarne l’impresa.
 
Ciò premesso, però, non deve sfuggire il fatto che il trend di medio e di lungo periodo restano positivi, e l’area di supporto a 1.220-1.230 resta inviolata.
Personalmente ritengo che in assenza di novità importanti sarà difficile che il mercato sarà in grado di superare in modo convinto la media mobile a 200 giorni, ma sarà bene attendere la rottura dell’area di supporto prima d’esser negativi.
 
Stasera parlerà Bernanke: praticamente scontato il fatto che i tassi rimarranno invariati (0-0,25%), sarà invece bene capire dalle parole del presidente della Federal Reserve se c’è l’intenzione di attuare una QE3.
In tal caso si che lo S&P; potrebbe oltrepassare la media mobile a 200 giorni.
 
  
Riccardo Fracasso
 
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