Partiamo subito col grafico del Ftse Mib:

Il nostro indice ha chiuso a 14.430 punti, registrando un -2,83%.

Ultime sedute:

Dopo il deludente comunicato di ieri sera della Federal Reserve, e considerata l’impostazione negativa che abbiamo più volte raccontato in questi giorni, non potevamo che attenderci una seduta difficile, e così è stato.
 
Il calo odierno pone una notevole distanza tra il Ftse Mib e le medie mobili separate.
In sintesi, il ribasso ora ha le spalle grosse, e può sopportare rimbalzi considerevoli (non che personalmente li ritenga probabili ora come ora) senza invertire al rialzo.
 
Si parla molto di rally di natale, ma al momento i grafici (per non parlare del contesto economico) mi portano a sostenere che non vi sono segnali in tal senso.
Non ci sono i trend a favore, non c’è un supporto valido, non c’è un buon contesto economico…insomma, nulla che al momento possa far sperare in un qualcosa che possa essere definito un rally.
Certo, non si può escludere che chi ha le risorse (le cosiddette mani forti) faccia partire improvvisamente il mercato, ma non potendo conoscerne in anticipo le intenzioni, mi limito a valutare ciò che ho sul tavolo.
Se poi qualcuno interverrà per sostenere il mercato, molto probabilmente comparirà una figura di inversione nel mercato, e ne prenderemo atto, ma anticipare un’eventuale rimbalzo ora, lo trovo eccessivamente   rischioso.
 
La chiusura sui minimi ne rende probabili ulteriori nella successiva.
 
Il Detrended da oggi segnala un moderato ipervenduto…troppo poco per impedire da solo la prosecuzione del ribasso.
Ci vuole ben altro.
Inoltre, nelle fasi di forte tendenza si eccede, incuranti di livelli di ipervenduto/ipercomprato anche elevatissimi.
 
 
Andiamo pertanto a ricercare, con l’ausilio di Fibonacci, eventuali obiettivi del ribasso in atto:
 
 
 
Riassumiamo: il nostro indice il 28 ottobre ha segnato un massimo a 17.053 punti, per poi scivolare fino ad un minimo di 13.610 (25 novembre), e quindi rimbalzare e toccare un massimo (decrescente rispetto a quello di fine ottobre) a 16.155 (7 dicembre).
A quel punto si è avviato il ribasso in corso.
 
Grazie ai dati riportati è possibile calcolare le estensioni di Fibonacci:
  1. 14.027 punti
  2. 12.712 punti
  3. 11.397 punti
Premetto che sono ben consapevole che eventuali annunci esterni o l’intervento delle cosiddette mani forti stravolgerebbero ogni previsione, ma male non fa individuare sin d’ora degli obiettivi,  per non esser colti impreparati nel caso in cui il mercato dovesse effettivamente proseguire la discesa.
 
Statisticamente il target che il più delle volte si rivela essere quello giusto è il secondo, ma ciò non può farci escludere a priori gli altri due.
 

Riccardo Fracasso

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