Partiamo subito col grafico dello S&P;:

L’indice americano ha chiuso a 1.241 punti, registrando un +2,98%.
 
Si è chiuso sopra a quella soglia  (1.220-1.230) che, come avrete notato, ho cancellato dal grafico perchè qualsiasi resistenza o supporto che sia oltrepassato troppo frequentemente perde di valenza.
Infatti, nell’ultimo mese tale livello è stato superato o perforato per ben quattro volte.
 
Ultime sedute:
Innanzitutto va evidenziato che l’indice nemmeno ha abbozzato un tentativo di discesa in prossimità del supporto (linea verde) che avevamo disegnato ieri.
 
S’è invece saliti in modo costante e chiudendo sui massimi, il che, come sappiamo, ne rende probabili ulteriori nella seduta di domani.
 
Negli ultimi articoli si era evidenziata l’assenza di elementi positivi che giustificassero ottimismo.
Qualcosa di diverso lo si deve dire oggi.
L’indice in chiusura ha infatti oltrepassato in maniera netta la 25+5, invertendo pertanto il trend di lungo termine che è così diventato rialzista.
E’ sicuramente un ottimo segnale.
L’impresa, comunque, è sicuramente incompleta.
Poco sopra allo S&P; 500 transita la 7+5 (quindi il trend di medio resta ribassista) e ancor più in alto la media mobile a 200 giorni, la quale attualmente si muove a 1.260 punti, ed abbiamo recentemente avuto modo di vedere quanto sia complicato superarla.
 
Da una parte abbiamo quindi un supporto di minimi crescenti che da mesi accompagna l’indice verso l’alto, e dall’altra la media mobile a 200 giorni che da diverso tempo sta respingendo ogni allungo.
 
Sono questi due i livelli da monitorare. 
 
 

Riccardo Fracasso

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