Partiamo subito col grafico dello S&P; 500:

L’indice americano ha chiuso a 1.254 punti, registrando un +0,83%.

Ultimi due mesi:

 
 
La chiusura sui massimi ne rende probabili ulteriori nella seduta di oggi.
 
Nuova conquista dello S&P; che ha superato in modo convinto la 7+5, il che significa che ora anche il trend di medio periodo, oltre a quello di lungo, è rialzista.
Il Detrended, inoltre, pur in salita non segnala ancora nemmeno un moderato ipercomprato, il che significa che il rialzo in corso non ha necessità di rifiatare.
Ora l’ostacolo, come si può notare, è a due passi e non è certo di poco conto: la media mobile a 200 giorni (linea viola).
Essa attualmente transita a 1.259 punti, ma per parlare di rottura non saranno sufficienti leggeri sforamenti.
Nel grafico si può osservare come nelle precedenti tre occasioni in cui lo S&P; è venuto a contatto con la stessa, seppur a volte l’abbia leggermente oltrepassata, è finito sempre per esserne respinto.
 
Statisticamente è provato che negli ultimi anni i dati americani diffusi a fine anno sono spesso gonfiati per poi deludere le attese successivamente (febbraio-marzo).
Tale aspetto ovviamente favorisce l’attuale rimbalzo, ma a mio parere servono motivi più validi per poter superare con convinzione una media mobile a 200 giorni, quali per esempio annunci importanti (improbabili) o il sostegno delle cosiddette mani pesanti (possibile).
 

Riccardo Fracasso

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