Partiamo subito col grafico dello S&P:

L’indice americano ha chiuso a 1.277 punti, registrando un +1,55%.

Ultimi mesi:

 

 

Nell’ultimo articolo s’era evidenziata l’incertezza con la quale lo S&P aveva concluso il 2011.

Concludendo scrissi: “Ho bisogno di qualche segnale in più per capire le vere intenzioni del mercato”.

Oggi, prima seduta dell’anno, possiamo affermare che qualcosa in più ne sappiamo.

La media mobile a 200 giorni è stata oltrepassata con convinzione sin dalle prime battute, e da quel momento l’indice americano vi è rimasto sempre sopra.

Evento indubbiamente molto positivo.

Contestualmente abbiamo assistito al superamento del primo obiettivo (1.268 punti).

Rotto un obiettivo l’indice se ne propone un altro più alto: 1.310 punti.

Inoltre, il Detrended non segnala ipercomprato, per cui l’attuale rimbalzo non necessita di rifiatare.

Concludo dicendo che, per quanto alcuni rialzi ed alcuni prezzi sembrino e spesso siano ingiustificati, talvolta da cosa nasce cosa ed un rimbalzo, pur partendo con prospettive poco ambiziose, può finire per raggiungere livelli inaspettati.

Con ciò non sto affermando che l’attuale movimento ci porterà alle stelle, ma voglio solo chiarire che, nonostante uno scenario economico altamente negativo, la tendenza dell’indice è rialzista, e poichè talvolta, come appena scritto, un rimbalzo può raggiungere livelli inaspettati, anticipare una sua inversione sin d’ora, in assenza di segnali negativi, è un’operazione troppo rischiosa a meno che non si operi con un’ottica di  medio/lungo periodo, orizzonte temporale entro il quale i fondamentali tendono ad assumere molta importanza.

 

Riccardo Fracasso

 

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