Partiamo subito col grafico del Ftse Mib:
Il nostro indice ha chiuso la seduta a 15.125 punti, registrando un +1,31%.
Il bilancio settimanale è pari ad un +3,96%.
Ultime sedute:
La scorsa settimana si scriveva:
“Il mercato, invece, è salito oltre la resistenza A1, fermandosi ieri ad un soffio dalla media mobile a 200 giorni, che rappresenta una resistenza la cui rottura convinta richiede valide ragioni.
Personalmente ritengo che queste ragioni non esistano e che ne esistano invece per indietreggiare…”.
Di certo non s’ indietreggiato, anzi, s’è saliti oltrepassando persino la media mobile a 200 giorni, ma attenderei prima di parlare di rottura convinta della stessa.
Ad oggi parlerei di un semplice sforamento e sarà la prossima settimana a dirci se stiamo assistendo ad un superamento deciso della media mobile a 200 giorni o ad una sua falsa rottura.
Di certo s’è andati oltre a quanto io pensavo, ed i trend tutti impostati positivamente depongono per la tesi di una prosecuzione del rialzo in corso e quindi per un superamento convinto della media mobile a 200 giorni, ma esistono importanti motivi che, salvo importanti novità, mi portano a ritenere più probabile l’ipotesi di una falsa rottura.
Vediamoli:
-
il rialzo è a mio avviso ingiustificato dal contesto economico e per quanto non sia raro che ciò capiti, è pur vero che certi movimenti quasi mai hanno vita lunga;
-
il Detrended (vedi grafico nr. 1) segnala un buon ipercomprato;
- s’è formato un gap up che ricordiamo rappresenta un segnale di forza se compare sui minimi, ma annuncia un probabile indebolimento del trend rialzista quando si forma, come in questo caso, dopo una fase di buona continuità; salvo situazioni particolari (annunci molto positivi ed imprevisti, ecc.) che giustifichino strappi simili, gli operatori solitamente diffidano della presenza dei gap up e ne attendono la chiusura prima di muoversi. La chiusura del gap in questione richiede la discesa del Ftse Mib almeno fino a 14.953;
- il seguente grafico del Future sul Mib su base settimanale evidenzia la netta divergenza tra la tendenza rialzista del future e quella dei volumi:
E’ pur vero che dallo stesso grafico è possibile osservare che il mercato attualmente si muove al di sopra dei POC (vedi riquadro rosso) e che non ve ne siano importanti concentrazioni di volumi al di sopra; una solida discesa sarebbe molto più facile se le mani forti piazzassero diversi ordini in testa.
Ai 4 punti elencati fin qui esposti ne aggiungerei un quinto: lo S&P 500 si sta muovendo ad un soffio di una resistenza importante…ma di questo ne parleremo con la consueta analisi del listino americano.
Riccardo Fracasso
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