Partiamo subito col grafico del Ftse Mib:
Il nostro indice ha chiuso la seduta a 15.636 punti, registrando un +0,53%.
Il bilancio settimanale è pari ad un +5,25%.
Ora andiamo ad osservare i vari trend attraverso l’uso delle medie mobili spostate:
Il trend di breve e quello di medio sono chiaramente rialzisti, mentre per quello di lungo, essendo troppo esigua l’entità con la quale il Ftse Mib ha oltrepassato la 25+5 (linea rossa), è bene attendere conferme o smentite prima di considerarlo invertito al rialzo.
Mercoledì scorso si scriveva:
“Premesso che l’analisi tecnica ci indica lo scenario più probabile, quello che il più delle volte s’avvera ma non sempre, in base agli elementi esposti è plausibile affermare che area 15.550-15600 potrebbe ostacolare il rialzo in corso.
Se il Ftse Mib dovesse fallire il superamento convinto di tale soglia per poi ripiegare, l’attendibilità del testa e spalle ribassista salirebbe di molto.
Attendiamo di vedere ciò che ci dirà la fase finale della settimana, quella più importante.“.
Per quanto ovvio, è bene sottolineare che i margini superiori dell’area sopracitata, tenendo quest’ultima in considerazione anche una neckline inclinata verso l’alto, crescono giornalmente.
Andiamo ora ad osservare lo sviluppo del testa e spalle ribassiste:
Semplifico ulteriormente disegnando lo ‘scheletro’ del testa e spalle ribassista:
In entrambi gli ultimi due grafici è evidente come il Ftse Mib sia risalito fino a trovarsi alla chiusura di questa settimana esattamente a contatto con la neck line.
La chiusura di seduta e di settimana sui massimi rendono probabile il superamento della neck line, con conseguente negazione del testa e spalle ribassista.
Tale aspetto va indubbiamente annoverato tra quelli positivi, pur ricordando che questa stessa settimana ci ha dimostrato che tale regola (come peraltro tutte quelle dell’analisi tecnica) non sempre è rispettata.
D’altro canto, infatti, s’è arrivati ad un appuntamento tanto importante con un pò di fiatone:
L’RSI a 2 giorni segnala un forte ipercomprato, il che spesso (non sempre) anticipa una imminente flessione; che poi tale eventuale flessione si esaurisca in una sola seduta o che dia il via ad un movimento più duraturo non ci è dato saperlo.
Torniamo però alla neck line (grafico nr. 3 e nr. 4); a questo punto è lecito chiedersi a che punto la stessa debba esser considerata rotta e non semplicemente sforata.
I criteri per considerare rotto un supporto od una resistenza sono sostanzialmente i seguenti:
-
Filtro prezzi: una valida rottura di un supporto o di una resistenza prevede una perforazione in chiusura di almeno il 3% (in caso di trading la percentuale richiesta si può ridurre all’1%). Ad ogni modo tali percentuali andrebbero aumentate o diminuite anche in funzione della volatilità del sottostante più o meno alta;
- Filtro tempo 2 giorni: una valida rottura di un supporto o di una resistenza prevede una perforazione confermata per due chiusure consecutive.
-
Filtro venerdì: una valida rottura di un supporto o di una resistenza prevede una perforazione di almeno l’1% registrata nella chiusura del venerdì; in tal modo si manifesta un segnale settimanale.
L’uso combinato di più filtri offre all’investitore una maggiore garanzia sulla validità della rottura, limitandone però l’operatività; ad ogni modo, l’investitore con in portafoglio eventuali posizioni ribassiste dovrà fissare lo stop loss anche in funzione del proprio profilo di rischio e della propria operatività.
Riassumendo quanto finora scritto, nel momento in cui il Ftse Mib è giunto a contatto con la neck line, esistono aspetti tra loro contraddittori: alcuni (trend di breve e di medio rialzisti , chiusura giornaliera e settimanale sui massimi) ne suggeriscono il superamento, altri (ipercomprato di breve e presenza del testa e spalle ribassiste) il ripiegamento.
Personalmente mi limito a consigliare di seguire le regole e di non considerare negata la figura fino a che non s’avranno uno o più criteri di rottura precedentemente elencati.
Infine, evidenzio che l’eventuale negazione del testa e spalle ribassista non significa necessariamente che non si debba scendere per altri motivi.
Comunicazione: questo pomeriggio ho ricevuto l’avviso dell’inserimento di un bonifico per contribuire al blog; volendo inserire il gentile sostenitore (CLAUDIO A*****) nell’elenco di chi riceverà il prossimo ‘Check up’, gli chiedo cortesemente di fornirmi il suo indirizzo mail scrivendomi a finanzaedintorni@gmail.com.
Riccardo Fracasso
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