Lo S&P 500 ha chiuso la seduta a 2.052 punti, registrando un +0,6%.
Il bilancio settimanale è pari ad un +0,28%.
Grafico:
Si osservi la formazione avanzata di un testa e spalle ribassista.
Il segnale ribassista scatta nel caso di rottura convinta della neck line che transita intorno ai 2.040 punti.
Il mercato, tuttavia, parrebbe aver riconosciuto l’importanza di tale area di supporto, peraltro convergente col gap down aperto ad inizio anno (e chiuso a Marzo).
Al momento, la reazione è troppo lieve per poter affermare sin d’ora con una certa convinzione che le vendite avviatesi da una decina di sedute siano esaurite ma si rafforza tale ipotesi.
Non scordiamoci, inoltre, che l’incrocio d’oro di qualche settimana fa deve ancora produrre alcun effetto positivo.
Si sta comunque parlando di un rialzo potenziale che, a mio avviso, per gli investitori non andrebbe comunque considerato per qualcosa di più che un’opportunità per alleggerire/azzerare eventuali posizioni in portafoglio.
Ovviamente negativo l’eventuale cedimento di area 2.040 punti.
Riccardo Fracasso
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