Partiamo subito col grafico del Ftse Mib:
Il nostro indice ha chiuso la seduta a 17.727 punti, registrando un -0,17%.
Il bilancio settimanale è pari ad un +0,99%.
Il Ftse Mib prosegue quindi la propria strada rialzista incurante di dati economici sempre più preoccupanti.
Stiamo assistendo ad una netta scollatura tra economia reale e finanza ma ciò può capitare poichè il mercato azionario è un indicatore anticipatore (leading indicator); a questo punto, allora, c’è da chiedersi se il mercato abbia o meno ragione nello scontare un futuro deciso miglioramento dell’economia.
Se non dovessero arrivare conferme, il listino azionario finirà per fare più di un passo indietro.
Ad ogni modo al momento non esistono segnali di allerta.
Innanzitutto il detrended (vedi grafico nr. 1) non segnala eccessi di ipecomprato.
Ora, invece, andiamo ad esaminare la tendenza attraverso l’uso delle medie mobili spostate:
Tutti e tre i trend sono positivi e sono peraltro disposti nella miglior sequenza possibile di un trend rialzista (la 3+3 sopra la 7+5 la quale è sopra la 25+5).
A ciò si aggiunge una volatilità molto contenuta che, se da una parte rappresenta un scarsa avversione al rischio (terreno fertile per forti cali), dall’altra, fino a che si manterrà su tali livelli, rende improbabili correzioni violente.
In sintesi, per quanto il mercato possa (come d’altronde sempre) invertire in ogni istante, al momento non sussistono segnali tecnici (resistenze, eccessi di ipercomprato, figure di inversione, ecc.) che indichino l’imminenza di un ribasso.
Ovviamente spostando l’attenzione ai dati economici del nostro Paese c’è da mettersi le mani nei capelli, ma come s’è detto in precedenza si sta vivendo una scollatura tra finanza ed economia, dovuta ad una maggiore propensione al rischio per ricercare rendimenti decenti.
L’unico aspetto tecnico che impone quantomeno d’esser monitorato attentamente è il fatto che lo S&P 500 si sia portato in area 1.502 punti, soglia che corrisponde al secondo obiettivo indicato dalle estensioni di Fibonacci.
Non è cosa da poco se si considera che il secondo obiettivo è quello che il più delle volte si rivela quello corretto.
Ad ogni modo, si sta parlando di elemento da monitorare e sul quale magari potrò dir di più con la chiusura del listino americano.
Al momento, ripeto, segnali di imminenti ribassi per il Ftse Mib non ve ne sono.
Riccardo Fracasso
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