S&P 500: una Engulfing anche per il listino americano
Lo scorso venerdì, all’interno della consueta analisi settimanale dello S&P 500, s’affermava:
“In buona sostanza, fermo restando che nei mercati tutto può cambiare in un sol attimo, al momento non rilevo alcun campanello d’allarme.
Nel momento in cui s’assisterà a qualcosa di diverso (per es. una figura di inversione ribassista) sarà bene tenerne conto.”.
Ieri sera quel campanello d’allarme s’è manifestato:
Trattasi di una Engulfing Bearish (vedi riquadro blu), figura di inversione ribassista, la stessa comparsa la settimana scorsa nel grafico del nostro Ftse Mib.
Come al solito, verificata la presenza di una figura, è bene approfondirne l’affidabilità.
Innanzitutto una figura ribassista necessita di un trend al rialzo da invertire; nel caso specifico possiamo notare come l’Engulfing sia correttamente posizionata in quanto compare nel corso di un chiaro movimento rialzista.
Ora comprimo la figura in un’unica candela per verificare se il segnale originario (ribassista) viene mantenuto:
La candela ridotta è una Shooting star, figura di inversione ribassista, che pertanto conferma il segnale della Engulfing Bearish.
Seppur il corpo della prima candela non è inferiore al 70% del corpo della seconda (condizione che avrebbe rafforzato il segnale ribassista della figura), considerando il posizionamento e la compressione, la Engulfing in questione va ritenuta piuttosto attendibile; ciò non significa ovviamente che assisteremo con certezza ad uno scenario ribassista, ma che ci sono buone probabilità che ciò si verifichi.
Eventuali salite dello S&P 500 oltre la metà del corpo dell’ultima candela (1.504 punti) andrebbero lette come negazione della Engulfing Bearish.
Riccardo Fracasso
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La bearish engulfing è stata negata, ma insieme ad essa il MACD-signal ha rotto la linea dello 0 con il valore di -0,4722 e l’ha confermato ieri nonostante il rialzo, col valore di -0,3372, insomma il MACD spesso anticipa i prezzi d’un paio di giorni ed in questo caso il segnale è ribassista.
Il Mib a mio avviso dovrebbe raggiungere il 2° obiettivo ribassista del 61,8 % di ritrac. (16200 punti), nella cui area è presente un mini-gap di soli 6 punti che verrebbe chiuso a 16160 punti, non so quanto possa valere per i traders… ma io mantengo l’ETF short per quell’obiettivo.
Ciao.
Ciao Enrico,
sullo S&P 500 al momento non vedo chiari segnali d’allarme a parte 1.515 punti che sembrano rivelarsi una resistenza importante.
Preferirei darti un’opinione nel finesettimana, con dati più attendibili.
Ad ogni modo, per quanto riguarda il nostro indice, una correzione che va oltre il ritracciamento del 50% di Fibonacci è un movimento che spesso ci suggerisce che qualcosa non va sul movimento preesistente (quindi su quello rialzista).
In sintesi, correzioni superiori al 50% sono un segnale di debolezza e non so se a quel punto il mercato, sempre che risalga, lo faccia per segnare massimi crescenti e non decrescenti.
Se tu prendi il grafico a 8 mesi del nostro indice, ed unisci minimi crescenti ottieni una trendline e vedi che l’indice ora si trova proprio lì.
Insomma, seguendo la strategia secondo la quale una volta individuata una serie di minimi crescenti occorre attendere una correzione per acquistare, questo è un livello buono da accompagnare con stop loss.
Tuttavia, i rischi sono molti.
Quel che voglio evidenziare comunque è che ci troviamo proprio a ridosso di una trendline…che poi tenga o meno non è dato saperlo.
Si, molto interessante, però lascia dei dubbi circa l’evoluzione immediata dei prezzi, perchè se unisco i minimi assoluti allora c’è spazio per una correzione più marcata fino al 61,8%, se unisco i minimi di chiusura di seduta allora siamo già d’adesso sulla trendline.
Certo che se l’SP 500 correggesse anche di poco, l’obiettivo verrebbe raggiunto.
Nel caso di due ipotesi di trendline devi scegliere quella che si avvicina di più alla dinamica dei prezzi…per cui considera la seconda.