From the daily archives: lunedì, Febbraio 25, 2013

Venerdì scorso, si scriveva:

“A rafforzare l’invito ad attendere la chiusura di lunedì prima di giudicare la situazione tecnica, v’è inoltre il fatto che, come ben saprete, tra domenica e lunedì avranno luogo le elezioni.

Qualsiasi eventuale risultato all’insegna dell’ingovernabilità (assenza di maggioranza o maggioranza risicata) con ogni probabilità sarà accolto in malo modo dai mercati finanziari; un esito netto, invece, probabilmente vedrebbe il nostro indice proseguire il recupero avviatosi oggi.”.

L’andamento odierno non fa che confermare quanto s’era anticipato, e questa resta tuttora la mia previsione per il breve termine: si scende.

Dopo un breve fase di euforia in cui sembrava possibile una maggioranza significativa oltre che alla Camera dei Deputati anche al Senato, l’indice è crollato via via che le notizie rafforzavano sempre più l’ipotesi di ingovernabilità (persino in caso di un’alleanza del Centro-sinistra col centro guidato da Monti), chiudendo con un +0,7%, risultato modesto se si pensa che s’era giunti ad un +4%:

Ftse Mib- Andamento seduta - Grafico nr. 1

Ftse Mib- Andamento seduta – Grafico nr. 1

Per di più, il crollo s’è manifestato in particolar modo proprio nell’ultima ora e mezza della seduta, la fase più importante e più sincera.

Sempre la scorsa settimana si evidenziava la comparsa di un configurazione rialzista:

“Dalla verifica (posizionamento e compressione) l’Harami non è bocciata ma nemmeno promosso a pieni voti.

Diciamo, mantenendo un linguaggio scolastico, che è rimandato.

Poco male, visto e considerato che in ogni caso l’Harami, potendo rappresentare anche una semplice pausa del trend ribassista in atto, necessita in ogni caso di conferme.”.

Grafico:

Ftse Mib - Grafico nr. 2

Ftse Mib – Grafico nr. 2

Nel primo pomeriggio si presentava una situazione splendida (per i rialzisti), in cui il Ftse Mib dopo aver colmato il Gap down formatosi giovedì scorso proseguiva il rialzo invertendo il trend di breve e di medio termine e confermando in modo deciso l’Harami Bullish.

A seduta conclusa abbiamo un quadro ben diverso

Innanzitutto tutti e tre i trend rimangono ribassisti.

In secondo luogo, la conferma dell’Harami Bullish è alquanto discutibile.

A tal proposito, s’era scritto:

“La conferma o la smentita arriverà lunedì; secondo alcune tesi una conferma dell’inversione si avrà nel caso in cui la prossima seduta  dovesse chiudere al di sopra della chiusura odierna o, preferibilmente, superiore anche del massimo della prima candela.”

Come potete osservare dal grafico, la chiusura è stata superiore a quella di venerdì ma non rispetto a quella di giovedì.

Tuttavia, seppur una chiusura simile andrebbe comunque letta come una conferma positiva dell’Harami, considerando quanto finora messo sul tavolo sia sul piano delle notizie (ingovernabilità che oramai è quasi certa) che su quello tecnico (crollo nell’ultima fase della seduta e tutti e tre i trend negativi) sono alquanto convinto nel credere che la figura in questione sia ormai abortita.

A rafforzare la mia opinione il fatto che quanto successo nel nostro Paese è riuscito nell’impresa di far scendere in modo vistoso pure lo S&P 500.

Termino con un pò di didattica:

La candela odierna (vedi ultima candela del grafico nr. 2) ben rappresenta quanto successo oggi.

Infatti:

  • la diffusione di notizie importanti solitamente favorisce la formazione di candele ad ampio range ed il divario minimo-massimo della candela odierna è molto ampio;
  • ombre estese rappresentano la volatilità della candela in questione ed il saliscendi cui abbiamo assistito oggi ha inevitabilmente originato la formazione di una candela con ombre molto lunghe; la volatilità è un aspetto importante, perchè se chi di dovere non sarà in grado di contenerla entro breve, si rischia che la situazione dei mercati (in particolar modo il nostro) diventi difficile da controllare.

Riccardo Fracasso

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