Partiamo subito col grafico del Ftse Mib:
Il nostro indice ha chiuso la seduta a 16.204 punti, registrando un +1,61%.
Il bilancio settimanale è pari ad un +3,37%.
La scorsa settimana, dopo aver evidenziato la presenza di un canale ribassista ed i trend rialzisti del nostro Ftse Mib, si scriveva:
“…un movimento ribassista già dopo tre-quattro periodi consecutivi in calo diventa piuttosto vulnerabile a possibili rialzi; per quanto riguarda il Ftse Mib siamo alla quinta settimana negativa consecutiva, il che, ripeto, innalza le possibilità di un recupero.
In buona sostanza, pur essendo in un canale ribassista, è fisiologico assistere a dei recuperi passeggeri, ma solo nel momento in cui si dovesse spezzare la sequenza di minimi e massimi decrescenti (per es. salendo sopra 16.883 – vedi grafico nr. 2) verrebbe meno l’impostazione ribassista.”.
Insomma, il corposo rialzo di questa settimana non ci coglie di sorpresa.
Ora, però, è bene valutare se e in quale misura tale recupero ha modificato lo scenario tecnico.
Iniziamo a farlo attraverso l’analisi dei trend:
Come potete osservare il rialzo settimanale ha permesso al Ftse Mib di invertire al rialzo sia il trend di breve che di medio termine; resta invece impostato al ribasso il trend di lungo termine che potrebbe presto farsi sentire.
Proseguendo con l’analisi va detto che la chiusura settimanale nei pressi dei massimi ne rende probabili ulteriori nella prossima.
Allora andiamo ad osservare eventuali obiettivi con l’ausilio di Fibonacci:
Fermo restando che (come sempre nei mercati) tutto può succedere, è bene precisare che il più delle volte il primo recupero si ferma al ritracciamento del 38,2% (nel caso specifico 16.391), più rare ma non impossibili le salite fino al ritracciamento del 50%, mentre allunghi che vadano oltre quest’ultima soglia spesso segnalano che il movimento preesistente (quindi al ribasso) non è ancora maturo.
L’eventuale uscita dal canale (demarcato dalle trendline rosse) non significherà necessariamente che l’impostazione ribassista verrà meno.
Personalmente ritengo che fino a che non sarà trovata una soluzione alla crisi politica in grado di garantire una certa stabilità, i cali saranno sempre dietro l’angolo.
Ad ogni modo, come precedentemente detto, sarà sufficiente valutare la forza del recupero in corso per capire se l’impostazione di fondo rimarrà o meno ribassista.
Ne approfitto di questo articolo per rinnovare un invito che di tanto in tanto rivolgo a voi lettori:
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Riccardo Fracasso
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