Circa dieci giorni fa, per l’esattezza il 29 maggio, dopo aver evidenziato la comparsa di un Double Repo ribassista nella rappresentazione grafica dell’Euro Stoxx 50 (al tempo quotava 2.786 punti), si indicavano degli obiettivi con l’ausilio di Fibonacci:
“Obiettivi:
- 2.733;
- 2.696;
- 2.660.”
Grafico aggiornato:
L’Euro Stoxx 50 venerdì, dopo aver segnato un minimo a 2.664 punti, è rimbalzato vistosamente.
Quel minimo è praticamente coincidente proprio con uno dei tre livelli che erano stati indicati.
Abbiamo quindi un Double Repo che ci ha anticipato correttamente la correzione ed inoltre, tra gli obiettivi indicati da Fibonacci, v’è proprio quello dove s’è interrotta la discesa.
Ringraziamo l’analisi tecnica.
Tornando all’analisi, il riconoscimento di un supporto è senza dubbio aspetto positivo, ma la violazione del secondo ritracciamento (quello del 50%) è comunque segno di debolezza.
Ad ogni modo, la tenuta per il momento c’è stata ed è verso l’alto che bisogna guardare.
Per di più, al momento, ad aver retto non è solo il terzo livello di ritracciamento di Fibonacci:
L’indice si è appoggiato proprio sulla trendline di minimi crescenti avviatasi l’1 giugno 2012, ben un anno fa.
Come più volte detto, una sequenza di minimi crescenti è caratteristica tipica dei movimenti rialzisti.
Come lo è pure una sequenza di massimi crescenti, ed è per questo motivo che l’Euro Stoxx, nel caso di prosecuzione del rialzo avviatosi ieri, dovrà dimostrarsi in grado di segnare un massimo superiore al precedente (2.851 punti).
Ad ogni modo, al momento abbiamo un ottimo allineamento grafico tra S&P 500, Eurostoxx 50 e Ftse Mib e questo non può che essere un aspetto positivo.
Facciamo un passo avanti mettendo sul tavolo eventuali obiettivi del rialzo in corso:
Riassumendo, negli ultimi due mesi l’Euro Stoxx ha toccato un minimo a 2.542 punti (18 aprile), per poi salire segnando un massimo a 2.851 (28/5) e correggere fino al minimo segnato proprio nell’ultima seduta (venerdì) a 2.664 punti.
Al momento è presto per considerare come definitivo quest’ultimo minimo, ma facendolo abbiamo la possibilità sin d’ora di calcolare, attraverso l’applicazione delle estensioni di Fibonacci, degli obiettivi rialzisti:
- 2.855;
- 2.973;
- 3.164.
Statisticamente il secondo obiettivo è quello solitamente raggiunto assai più frequentemente del primo e ancor più del terzo.
L’eventuale raggiungimento del secondo obiettivo significherebbe segnare un nuovo massimo, incrementando la sequenza di massimi crescenti di cui si parlava precedentemente.
Tuttavia, approfondendo l’analisi è lecito qualche dubbio.
Innanzitutto il primo obiettivo (2.855 punti) coincide proprio col precedente massimo (2.851) e ciò ne rafforza l’importanza.
In secondo luogo, la profondità della recente correzione (vedi grafico nr. 1) fermatasi solo al terzo ritracciamento di Fibonacci, indica una certa debolezza.
In queste condizioni, le probabilità che il rialzo si esaurisca entro il primo obiettivo (2.855 punti) si innalzano; in tal caso si presenterebbe un pericoloso doppio massimo e per di più in una situazione in cui, a mio avviso, si sta correndo davvero troppo.
Mi preme concludere precisando che qualsiasi analisi si basa su degli elementi che col tempo possono venire meno o ad essi possono aggiungersene altri che possono vanificare l’analisi stessa.
Pertanto, le considerazioni che accompagnano le analisi vanno riconsiderate passo dopo passo, verificando se il campo da gioco è lo stesso in cui si correva nel momento in cui s’era fatta l’analisi.
Riccardo Fracasso
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