Venerdì scorso, dopo aver evidenziato alcuni elementi tecnici negativi legati al Ftse Mib, si scriveva:
“Se tanto mi da tanto, la trendline inferiore sarà come minimo messa nuovamente sotto pressione.
Va da sé che un’eventuale tenuta della stessa rappresenterebbe aspetto positivo, mentre un cedimento convinto costituirebbe evento che andrebbe quantomeno a demolire l’impostazione rialzista costruita con la Forchetta.”.
Grafico:
Come potete osservare la trendline è stata effettivamente messa sotto pressione, dopo di che il Ftse Mib ha reagito rimbalzando.
La tenuta della trendline rappresenta indubbiamente un aspetto positivo che tiene aperta la possibilità che l’obiettivo del nostro indice sia proprio quello suggerito dalla Forchetta, ossia l’area intorno alla Mediana, che al momento transita a circa 17.200 punti.
D’altro canto, da evidenziare la valenza dimostrata nelle ultime sedute dalla 25+5 (linea rossa), in grado di contenere i recenti allunghi: a tal proposito, da notare come il massimo odierno sia stato segnato proprio a contatto di tale media mobile.
Tuttavia, ritengo che tra la spinta verso l’alto offerta dalla trendline inferiore della Forchetta e la pressione ribassista della 25+5, prevalga la prima, il che significherebbe che il Ftse Mib ha ancora qualche energia da spendere.
Quindi, diretti senza ostacoli alla Mediana?
Ho qualche dubbio in merito, perché un ostacolo importante c’è e ne avevamo parlato recentemente (‘Ftse Mib: area critica’):
“Riassumendo:
- Gap down la cui chiusura necessita una salita almeno fino a 16.046 punti;
- Media mobile a 200 giorni che al momento transita a 16.182 punti;
- Ritracciamento del 50% di Fibonacci a 16.274 punti;
- Detrended che nel caso di ulteriori allunghi potrebbe segnalare eccessi di ipercomprato;
- Forchetta con minimi decrescenti.
In buona sostanza, sarà bene monitorare con estrema attenzione il comportamento del Ftse Mib all’eventuale raggiungimento di area 16.046-16.274 punti, soglia a mio avviso che rappresenta un ostacolo di tutto rispetto.”.
Poi, nella realtà, il mercato nemmeno ebbe la forza di arrivare entro tale area (il rialzo s’arrestò poco sopra al ritracciamento del 38,2% di Fibonacci) e corresse.
Tuttavia, ritengo che ancor oggi l’area citata in passato (16.046-16.274) continui a rappresentare un’importante livello di resistenza per gli stessi motivi elencati in passato e riportati pocanzi.
Non mi stupirei che il rialzo in corso trovasse alquante difficoltà e persino si spegnesse in tale soglia.
Riccardo Fracasso
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