Sabato scorso, nella consueta analisi di fine settimana del Ftse Mib:

“Fermo restando che la maggior forza relativa del Ftse Mib rispetto allo S&P 500 (che ci indica una positiva rotazione dal listino americano al nostro), del settore bancario italiano rispetto al Ftse Mib stesso, rappresentano elementi positivi, i precedenti aspetti negativi pocanzi menzionati, mi portano a sostenere che lo spazio per il rialzo sia poco e che prima di nuovi eventuali allunghi di una certa consistenza (ma non sicuri) si assisterà ad una correzione.”.

Grafico aggiornato:

Grafico nr. 1 - Ftse Mib - Forchetta di Andrew ascendente

Grafico nr. 1 – Ftse Mib – Forchetta di Andrew ascendente

Com’è possibile notare, la correzione s’è effettivamente avviata e a questo punto, come abitudine, andiamo alla ricerca di eventuali obiettivi.

Ricorriamo innanzitutto a Fibonacci:

Grafico nr. 2 - Ftse Mib - Ritracciamenti di Fibonacci

Grafico nr. 2 – Ftse Mib – Ritracciamenti di Fibonacci

Diversamente dal solito, per motivi che successivamente avremo modo di vedere, ho evidenziato nel grafico anche il ritracciamento del 23,6%.

In questa prima parte dell’analisi, però, sono gli altri 3 i livelli che mi interessano:

  • 38,2% = 16.622;
  • 50% = 16.294;
  • 61,8% = 15.965.

Generalmente il primo storno si ferma al ritracciamento del 38,2% (16.622), ma teniamo comunque in considerazione tutti e tre i livelli.

Una volta elencati i livelli di ritracciamento indicati da Fibonacci, cambiamo strumento per l’individuazione dell’obiettivo del calo, utilizzando ancora una volta la Forchetta di Andrew:

Grafico nr. 3 - Ftse Mib - Ipotetica Forchetta discendente

Grafico nr. 3 – Ftse Mib – Ipotetica Forchetta discendente

Sia chiaro sin da subito che ora come ora tale Forchetta va considerata come semplice ipotesi di lavoro (non è un caso sia tratteggiata) e andrà considerata ufficiale esclusivamente nel caso in cui dovessimo assistere al riconoscimento della stessa da parte del Ftse Mib.

In buona sostanza, si assiste al riconoscimento di una Forchetta discendente se il mercato, dopo aver segnato il secondo massimo (punto C), prima cede lievemente e poi risale rispettando però la trendline superiore.

Ho esaminato le precedenti tre Forchette che, seppur non possano esser considerate un campione sufficientemente numeroso per definirlo altamente attendibile, ci possono comunque offrire indicazioni interessanti.

Per esempio, ho avuto modo di constatare come il primo lieve calo consenta di arrivare almeno al ritracciamento del 23,6% di Fibonacci, ma non oltre quello del 38,2%.

Se tale comportamento dovesse ripetersi, la discesa dovrebbe giungere in un range tra i 17.028 (23,6%) ed i 16.622 (38,2%) per poi lasciar spazio ad una breve risalita (con valenza negativa) che consenta al Ftse Mib di riconoscere la trendline superiore della Forchetta come resistenza.

A questo punto avremo l’ufficializzazione della Forchetta e l’obiettivo naturale diverrebbe la mediana della stessa.

Messe sul tavolo di lavoro le nostre ipotesi attendiamo l’arrivo di conferme o smentite.

Nel caso di smentite, sarà bene rivolger lo sguardo verso l’alto.

Un passo per volta.

Riccardo Fracasso

2 Responses to Ftse Mib: obiettivi ribassisti

  1. Andrea ha detto:

    Grazie Riccardo, sei di una chiarezza senza paragoni.
    Per non parlare della precisioni e linearità delle analisi..non come quelli che ogni 2 giorni cambiano idea 😉
    Complimenti sinceri.
    p.s. Per sbaglio se ti capita di analizzare il bund 😉 GRAZIE buona serata!

    • RICCARDO FRACASSO ha detto:

      Grazie a te.
      Per quanto riguarda l’analisi del bund la vedo dura per motivi di tempo.
      Dovessi riuscirsi a darci un occhio perlomeno ti scriverò due righe via mail.
      Buona giornata.

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