Il Ftse Mib ha chiuso la seduta a 18.883 punti, registrando un +0,24%.
Il bilancio settimanale è pari ad un +3,16%.
Martedì scorso, nell’evidenziare nel grafico del Ftse Mib la comparsa di una Harami Bearish, si scriveva:
“Avrei sicuramente preferito un segnale più chiaro, con una candela compressa che confermava l’indicazione ribassista, con la seconda candela dell’Harami con un massimo inferiore al precedente, con la presenza di un notevole ipercomprato e con la formazione nei pressi di un’importante area di resistenza.
L’assenza di tutti questi elementi, seppur non determinanti, riducono l’affidabilità della figura.
Tuttavia, la figura ha i requisiti fondamentali per esser considerata tale e venendo da un forte rialzo ed in un contesto globale non privo di insidie (Stati Uniti), è bene non tralasciare alcun campanello d’allarme.
L’Harami richiede una conferma dalla seduta di domani.”.
La seduta successiva (ieri: +0,97%) non ha certamente confermato L’Harami, figura che pertanto andava abbandonata.
A scanso di equivoci, per quanto ovvio sia, mi preme precisare un aspetto: nel momento in cui evidenzio la formazione di una figura ma al tempo stesso affermo che necessita di una conferma, non abbiamo un segnale definitivo ma un semplice campanello d’allarme da monitorare.
Poi, se si vuole, è possibile giocar d’anticipo ma con la consapevolezza del rischio che la conferma, come nel caso specifico, non arrivi e che il movimento preesistente prosegua.
Chiarito ciò, andiamo ora ad osservare il seguente grafico:
Come possiamo notare ho rispolverato la Forchetta di Andrew ascendente che in passato mi aiutò a prevedere un forte rialzo.
Difatti, il Ftse Mib, nel proseguire la salita, ha raggiunto nuovamente la mediana e per di più in presenza di un elevato ipercomprato.
Queste condizioni consigliano attenzione.
Tuttavia, il fatto che, pur in presenza di tali elementi critici, il mercato non sia indietreggiato e non abbia dato vita ad alcuna figura di inversione ribassista, al momento sconsiglia strategie ribassiste.
In tale contesto è bene valutare ogni eventuale campanello d’allarme, ma fino a che non si avranno segnali concreti di debolezza, ha poco senso guardare verso il basso.
Magari tra una seduta si potranno dire cose ben diverse, ma al momento i grafici mi portano a pensarla così.
C’è un ulteriore aspetto che mi preme sottolineare: il Ftse Mib mantiene una netta forza relativa rispetto all’Oro, al BTP ed allo S&P 500.
Fino a che tale situazione dovesse mantenersi, ritengo che il nostro indice vada considerato più come un’occasione di acquisto nelle fasi di correzione che di apertura di posizioni short sugli allunghi.
Riccardo Fracasso
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