Il Ftse Mib  ha chiuso la seduta a 18.875 punti, registrando un -1,45%.

Il bilancio settimanale è pari ad un -2,05%.

Grafico:

Grafico nr. 1 - Ftse Mib

Grafico nr. 1 – Ftse Mib

La scorsa settimana:

“Premessi tali punti, al momento, considerato il raggiungimento di un importante livello di estensione di Fibonacci ed in presenza di forte ipercomprato, trovo operazione assolutamente azzardata aprire posizioni long in questo periodo.

Per quanto siano fondate le considerazioni precedenti e per quanto il Ftse Mib potrebbe ancora sorprendere, un calo potrebbe essere dietro l’angolo ed in tal caso, nonostante la notevole forza relativa del nostro indice, probabilmente assisteremo comunque ad una discesa piuttosto consistente, dato che si viene da un rialzo spettacolare.”

A distanza di una settimana è possibile affermare che il calo era effettivamente dietro l’angolo, visto e considerato che, dopo un temporaneo ulteriore allungo, nelle ultime sedute il Ftse Mib ha ceduto in modo netto.

Ora andiamo ad osservare l’andamento del nostro indice nella settimana appena conclusa:

Grafico nr. 2 - Ftse Mib - Andamento settimanale

Grafico nr. 2 – Ftse Mib – Andamento settimanale

Possiamo osservare come il Ftse Mib sia sceso proprio nella seconda parte della settimana che, come più volte sostenuto, è quella più importante.

Per di più, la chiusura settimanale nei pressi dei minimi ne rende probabile un ulteriore per la prossima settimana.

Da sottolineare inoltre la decisa perdita di forza relativa del Ftse Mib nei confronti dell’Eurostoxx, dello S&P 500 e dell’oro.

Pur ritenendo che tale perdita di forza relativa col tempo si rileverà un evento temporaneo, al momento va evidenziata e considerata come un aspetto negativo per il nostro listino.

Riassumendo, abbiamo:

  • discesa nella seconda parte della settimana;
  • chiusura settimanale sui minimi;
  • decisa perdita di forza relativa.

Tutti questi elementi suggeriscono a gran voce una prosecuzione del calo in corso.

Andiamo allora a ricercarne l’obiettivo con l’ausilio dei ritracciamenti di Fibonacci:

Grafico nr. 3 - Ftse Mib - Ritracciamenti di Fibonacci

Grafico nr. 3 – Ftse Mib – Ritracciamenti di Fibonacci

Elenco dei livelli:

  • 17.727 (38,2%);
  • 17.188 (50%);
  • 16.649 (61,8%).

Ricordo ancora una volta che statisticamente il più delle volte il primo storno si ferma al primo ritracciamento, il che lo rende obiettivo credibile.

Per di più, la rilevanza di tale livello cresce se si considera che è pressoché coincidente con l’area di supporto intorno ai precedenti massimi del 17 maggio (17.645) e del 19 agosto (17.688).

Combinando i valori potremo considerare come solida soglia di supporto l’area 17.645-17.727.

Molta importanza ricopre anche il secondo livello di ritracciamento di Fibonacci.

Difatti, tale livello è pressoché coincidente con il precedente minimo rialzista del 30 settembre (17.200), il che ne rafforza la valenza.

Inoltre, va evidenziato che l’eventuale rottura del ritracciamento del 50% significherebbe avere un minimo decrescente (inferiore, per l’appunto, a quello del 30 settembre), che costituirebbe un primo importante elemento di deterioramento dell’impostazione rialzista di fondo del Ftse Mib.

A quel punto, però, sarà importante osservare se l’eventuale rimbalzo andrà o meno a segnare un massimo decrescente.

In tal caso saremo in presenza di una sequenza di massimi e minimi decrescenti.

E’ bene precisare che per valutare la qualità di un calo  è più importante l’entità del successivo rimbalzo che la profondità della discesa (viceversa per i rialzi).

Per cui una discesa sotto i 17.200 sarebbe sicuramente elemento molto negativo, ma poi sarà necessario assistere ad un massimo decrescente prima di parlare di inversione ribassista.

Ad ogni modo, considerando quanto esposto nell’analisi, allo stato attuale delle cose io ritengo che nonostante il calo in corso debba proseguire e raggiungere almeno la prima area citata (17.645-17.727), l’impostazione di fondo del Ftse Mib debba essere considerata rialzista.

In altre parole, quella che a cui stiamo assistendo è definibile come una correzione di un movimento rialzista.

Ovvio che eventuali notizie negative potrebbero anche compromettere l’impostazione rialzista di fondo, ma è decisamente meglio tenere in considerazione ciò che di concreto abbiamo (correzione con impostazione di fondo rialzista).

Riccardo Fracasso

 

8 Responses to Ftse Mib in fase di correzione

  1. roberto ha detto:

    salve Riccardo
    ho letto con molta attenzione il tuo report e a questo seguito vorrei darti un mio punto divista diuna eventuale arrivo della attuale correzione in corso.

    I tuoi ritracciamenti hanno dei valori che scaturisscono facendo partire il conteggio dal top di 17474 fino al bottom di 14902.

    Secondo il conteggio delle onde per la teoria di ELLIOTT, con il top a 19474 avremmo terminato la sottoonda 3 della grande 3 e con la correizone in corso e’ iniziata la sottoonda 4 della grande 3.

    Iniziare il conteggio per il ritracciamento a partire dal livello di 14902 ipotizzerebbe che il ciclo completo di 5 onde impulsive rialziste sia terminato, cio’ che non mi sembra.

    grazie per la risposta
    roberto
    p.s. purtroppo non posso allegare grafico

    • RICCARDO FRACASSO ha detto:

      Salve Roberto,

      premetto che nel caso in cui avessi necessità di allegare grafici puoi scrivere a finanzaedintorni@gmail.com.

      Ad ogni modo, personalmente non ho mai approfondito le onde di Elliot, mentre posso dir di averlo fatto con Fibonacci e, tra le varie possibilità, è assolutamente corretto considerare gli estremi di una gamba rialzista.
      Ovvio che è possibile anche prendere come punto di partenza minimi intermedi come per esempio i 16.504 punti del 28 agosto.
      L’ideale è combinare i vari livelli, e facendolo è interessante vedere che otterremo un’area di convergenza visto che considerando come punto di partenza i 14.902 punti il ritracciamento del 38,2% è a 17.727, mentre se partiamo dai 16.504 punti il 61,8% è a 17.639.

      Un saluto.

  2. Zaher ha detto:

    Ciao riccardo posso chiederti come mai fai partire il ritracciamento da 14902?

    • RICCARDO FRACASSO ha detto:

      Ciao,

      la risposta alla tua domanda è pressoché la stessa che ho dato al precedente commento.
      Non si sa in anticipo se un calo corregge un’intera gamba rialzista o solo una parte della stessa.

      Se tu prendi il grafico settimanale, elimini molti rumori che magari ti distraggono e viene naturale partire da 14.902, che è l’estremo iniziale del movimento.
      Hai un rialzo che ti ha portato, senza correzioni troppo vistose al recente massimo, per cui considerare come punto di partenza i 14.902 punti è assolutamente corretto.

      Detto questo, però, non è nemmeno sbagliato prendere in considerazione anche minimi intermedi, come per es. 16.504 punti del 28 agosto.
      L’ideale è combinare i vari livelli, e facendolo è interessante vedere che otterremo un’area di convergenza visto che considerando come punto di partenza i 14.902 punti il ritracciamento del 38,2% è a 17.727, mentre se partiamo dai 16.504 punti il 61,8% è a 17.639, valori pressoché coincidenti.

      • RICCARDO FRACASSO ha detto:

        Ulteriore precisazione: a mio avviso i migliori punti di partenza da tenere in considerazione sono il minimo dal quale è partita la gamba rialzista (14.902 del 24 giugno) e/o l’ultimo minimo crescente (17.200 del 30 settembre).
        I minimi intermedi sono da prendere in considerazione non da soli, ma per ricercare aree di convergenze col metodo Di Napoli.
        Tornando ai minimi 14.902 e 17.200, tra i due preferisco prendere il primo (non che sia sbagliato il secondo, sia chiaro), perché ritengo che il calo in corso corregga l’intera gamba rialzista, e non una parte d’essa.

  3. Zaher ha detto:

    Grazie Per la spiegazione Riccardo, personalmente i livelli :
    17.727 (38,2%);
    17.188 (50%);
    16.649 (61,8%).
    non fanno altro che darmi un po’ più di serenità per il mio short vagante di cui ti avevo chiesto consiglio poco tempo fa. Io aspetto paziente l’evolversi delle cose, mi sono promesso di non uscire dallo short sul mib fino a quando il dax non avrebbe chiuso il suo gap più lontano a 8080.

    Grazie e buona domenica
    (almeno quel che ne rimane)

    • RICCARDO FRACASSO ha detto:

      Considera però due aspetti:
      1 – Le analisi, per quanto possano essere elaborate correttamente, indicano lo scenario più probabile, ma non sono in grado di prevedere il futuro certo.
      2 – Nel caso in cui dovesse delinearsi una discesa attraverso forchetta discendente, è possibile che il primo storno (quello in .corso) si fermi anche prima dei 17.727 punti, che risalga per cercare di riconoscere la forchetta.
      Quindi, purtroppo, nella borsa nulla è certo.
      Si mettono sul tavolo le ipotesi più probabili e le si valuta.
      Buona serata.

  4. Zaher ha detto:

    Ciao Riccardo,

    certamente, nessuno ha la sfera di cristallo, altrimenti non saremmo qui a scrivere ;)sono diversi i punti che mi “impongono” di stare fermo per il momento e di non vendere in fortissima perdita, uno tra questi è il raggiungimento di sp500 e dax del 100% di estensione di fibonacci e del lato superiore del canale rialzista. valuterò sui 18000-17700 (se ci ritorna) la situazione in generale, magari alleggerisco la posizione reversando un po’ di short in long, ma credo sia presto per fare queste considerazioni/ipotesi. grazie per le tue preziose analisi e buon lavoro

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