Lo S&P 500  ha chiuso la seduta a 1.815 punti, registrando un -0,95%.

Il bilancio settimanale è pari ad un -2,65%.

La scorsa settimana:

“Il deciso calo avvenuto proprio nella parte conclusiva della settimana (la più significativa), indica un’impostazione negativa per la prossima.

Inoltre, le chiusure giornaliere e settimanali nei pressi dei minimi anticipano nuove vendite nel corso della prossima settimana.”.

Effettivamente abbiamo assistito a nuove vendite sullo S&P 500.

Sempre sabato scorso, si scriveva:

“Nel grafico è evidenziato, tra l’altro, un andamento simile a quello delle ultime settimane, sviluppatosi tra la fine del 2013 e l’inizio del 2014, quando lo S&P 500, dopo aver sbattuto più volte la testa contro la resistenza a 1.849, corresse.”.

Grafico aggiornato:

Grafico nr. 1 - S&P 500

Grafico nr. 1 – S&P 500

La settimana appena conclusa dimostra come fosse corretto sottolineare la similitudine tra i due periodi evidenziati.

Al momento, sembrano due fotocopie.

Infatti, dopo circa un mese in cui l’indice americano non è riuscito a rompere in modo deciso una resistenza (1.884 punti), anche in questo caso, come nel precedente, vediamo comparire una lunga candela rossa (vedi frecce rosse).

Se tanto mi da tanto il calo non dovrebbe essersi esaurito

Per di più, le chiusure di seduta e di settimana sui minimi rendono assai probabile per lo S&P 500 un nuovo minimo giornaliero (seduta di lunedì) ed un nuovo minimo settimanale (in una delle quattro sedute successive).

Lo scenario subirebbe un peggioramento nel caso di una discesa al di sotto del precedente minimo (1.737).

Riccardo Fracasso

 

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