Il Ftse Mib ha chiuso la seduta a 19.011 punti, registrando un -0,62%.

Il bilancio mensile è pari ad un -5,01%.

Performance pressoché invariata (+0,23%) nel 2014, anno piuttosto volatile contraddistinto da una prima parte in forte guadagno annullata dalla seconda in deciso ribasso:

Grafico nr. 1 - Ftse Mib - 2014

Grafico nr. 1 – Ftse Mib – 2014

Di seguito il grafico su base annua dell’ultimo triennio:

Grafico nr. 2 - Ftse Mib - Doji

Grafico nr. 2 – Ftse Mib – Doji

Il corpo quasi assente è tipico delle candele doji.

Le ombre sono molto estese (sinonimo di volatilità).

Siamo di fronte ad una figura che esprime indecisione anche se va precisato che lo sviluppo dell’anno (prima parte al rialzo e seconda al ribasso), ben visibile nel primo grafico, è da classificare tra gli aspetti negativi.

Ad ogni modo, si conclude l’anno col trend primario rialzista ma che al momento, frenato dagli eventi, non riesce ad invertire quello secondario in solido calo.

Grafico:

Grafico nr. 3 - Ftse Mib - Forchette

Grafico nr. 3 – Ftse Mib – Forchette

Si osservi come i prezzi si trovino al di sopra della parallela inferiore della forchetta rialzista ma senza riuscire, fino a questo momento,  ad oltrepassare in modo convincente la trendline superiore di quella ribassista.

Tra gli eventi che stanno complicando la ripresa del trend preesistente avviatosi nel Luglio del 2012 vi sono le elezioni politiche greche.

Tali elezioni saranno svolte il 25 gennaio e potrebbero metter in discussione il QE europeo.

Chiariamo.

Il 22 gennaio si terrà la prossima riunione della BCE, appuntamento in cui, fino a pochi giorni fa, era ritenuto probabile l’annuncio del QE.

Alla luce di quanto accaduto in Grecia, però, c’è da chiedersi se la BCE desideri annunciare l’acquisto di titoli di Stato a tre giorni dalle elezioni che potrebbero decretare la vittoria di un partito (Syriza) che in più occasioni ha annunciato la volontà di ristrutturare il proprio debito.

La BCE potrebbe posticipare la decisione per conoscere l’esito delle elezioni politiche greche ed agire di conseguenza, ipotesi che, a mio avviso, sarebbe accolta negativamente dagli investitori, stanchi di attendere.

Se il mercato dovesse iniziare scontare in anticipo tale ipotesi, Gennaio potrebbe essere un mese alquanto difficile per i listini azionari.

D’altro lato, tra le varie indiscrezioni v’è quella che la BCE elabori un QE con la condizione che siano le singole Banche Centrali Nazionali ad accollarsi il rischio di eventuali default.

In tal caso, se la Grecia volesse beneficiare del QE non avrebbe certamente interesse a richiedere una ristrutturazione del debito.

Il 2014 lascia in dote al nuovo anno punti interrogativi la cui risposta finirà con incidere significativamente sull’andamento dei listini azionari dell’Area Euro.

Tuttavia, l’incertezza non è certamente amata dai mercati e pertanto appare più corretto finanziariamente stare liquidi in questo momento.

Riccardo Fracasso

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6 Responses to Ftse Mib: si chiude il 2014

  1. pierluigi reghellin ha detto:

    ringraziando sentitamente, porgo I miei AUGURI 2015

    • RICCARDO FRACASSO ha detto:

      Prego Pierluigi e che sia per te un anno speciale.

      Riccardo

  2. mario ha detto:

    un augurio particolare di buon 2015 da parte mia al grande Riccardo, ti leggo sempre con estremo interesse ormai da tempo. Ciao Ironclad

    • RICCARDO FRACASSO ha detto:

      Ciao Iron, mi fa piacere risentirti.

      Ti auguro un fantastico 2015.

      Riccardo

  3. Riccardo ha detto:

    Ciao Riccardo,
    letto approvato e sottoscritto… sono totalmente scarico in portafoglio, eccetto alcune posizioni in USD, dove sto lasciando correre l’attuale +15%.
    Quando hai un pò di tempo sarebbe gradita una tua analisi sugli spazi ulteriori di questa fase bearish €/$, in modo da individuare target probabilistici.
    Rinnovo gli auguri di buon anno.
    Riccardo

    • RICCARDO FRACASSO ha detto:

      Ciao Riccardo,

      in merito al cambio euro/dollaro ovviamente l’analisi tecnica passa in secondo piano rispetto alle dichiarazioni, alle decisioni ed alla tempistica delle Banche Centrali.

      Ciò premesso, volendo azzardare un target, quello di uscita dal triangolo ribassista più volte proposto (ultima analisi: http://finanzaedintorni.info/category/analisi-valute/analisi-cambio-euro-dollaro/) è a 0,9, ma è più ragionevole ricercare target più vicini e con maggiori probabilità di esser raggiunti.

      Io vedo prima un supporto statico ad 1,16 e poi, servendomi di Fibonacci, un’area di convergenza a 1,11-1,12 molto interessante.
      Non so se le quotazioni giungeranno direttamente verso questi livelli (va considerato il deciso ipercomprato su base settimanale), ma penso che tali aree siano credibili.

      Buona serata.

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