Venerdì scorso, esaminando il Ftse Mib, si scriveva:
“La lettura grafica offre un quadro di breve termine piuttosto incerto.
Infatti, se da una parte è vero che il raggiungimento di un’area di target (mediana) dopo 4 chiusure settimanali consecutive positive potrebbe far scattare qualche presa di beneficio anche intensa, dall’altra l’assenza di figure di inversione ribassista e di ipercomprato sono aspetti che non confermano la tesi correttiva e lasciano aperta la porta ad una ulteriore estensione rialzista.”.
La seduta odierna (-1,9%) e la comparsa del gap down su base giornaliera eliminano molta incertezza e rafforzano il primo scenario, quella di una correzione:
La lettura grafica indica come probabile l’ipotesi secondo cui le vendite sul Ftse Mib non siano concluse.
Avvaliamoci quindi di Fibonacci per individuare un’eventuale target per il ribasso in corso:
I livelli di ritracciamento più significativi indicati da Fibonacci sono i seguenti tre:
- 19.896 (38,2%);
- 19.532 (50%);
- 19.169 (61,8%).
Statisticamente, il più delle volte il primo storno si esaurisce al primo dei tre livelli (19.896 punti).
Personalmente sarei propenso a considerare come target (e come interessante soglia di ingresso) l’intera area tra il primo ed il secondo livello, quindi 19.896-19.532 punti.
Le minacce allo scenario di fondo che resta ampiamente rialzista sono rappresentate dalla vicenda greca.
Ad ogni modo, fino a che la parallela inferiore (che attualmente transita a circa 18.400 punti) non sarà rotta in modo convinto, l’impostazione si manterrà rialzista.
I margini sono quindi tali da permettere una correzione anche importante.
Riccardo Fracasso
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