Il Ftse Mib ha chiuso la seduta a 22.877 punti, registrando un -1,27%.

Il bilancio settimanale è pari ad un +0,13%.

La scorsa settimana:

“Tra le ipotesi da tenere in considerazione, quella su cui vi invito a prestare particolare attenzione prevede una prosecuzione del calo nella prima parte della prossima settimana, per poi dar spazio nuovamente a nuovi acquisti con obiettivo la solita area intorno alla parallela superiore della forchetta.

Nell’eventuale fase discendente sarà importante la tenuta del minimo registrato dal Mib il 7 maggio a  22.296 punti, ammesso che lo stesso poi sarà raggiunto.”.

Grafico:

Ftse Mib - Tenuta supporto 22.300 punti

Ftse Mib – Tenuta supporto 22.300 punti

Innanzitutto si osservi come il supporto a 22.300 abbia effettivamente tenuto, aspetto alquanto importante.

Le vendite odierne, proprio nell’ultima seduta settimanale (la più significativa), rappresentano invece un aspetto negativo, causato dalla notizia che alcuni funzionari europei hanno ammesso che tra le varie ipotesi, si sta considerando anche quella di un’uscita della Grecia dall’Area Euro, scenario che sarà discusso alla prossima riunione dell’Eurogruppo (giovedì 18 giugno), data che è vista come la scadenza per un accordo.

Tuttavia, esistono una serie di elementi e considerazioni da evidenziare:

  • a fronte di una notizia simile, che in altri tempi avrebbe fatto crollare i mercati, un calo dell’1,27% rappresenta una reazione composta;
  • ovviamente nessuno conosce il futuro, ma  mercati meno emotivi e più ‘sinceri’ di quello azionario, attualmente sembrano non assegnare grande credito a tale ipotesi; infatti, mentre scrivo i rendimenti del decennale greco ed il cambio euro/dollaro sono pressoché invariati rispetto alla chiusura di ieri;
  • la chiusura settimanale e persino quella giornaliera non si sono attestate nei pressi dei minimi;
  • la chiusura settimanale è superiore al minimo della scorsa settimana.

Logicamente gli sviluppi della telenovela greca, fuori dal nostro controllo, incideranno sull’andamento dei mercati finanziari in un senso o nell’altro, ma ad oggi, considerando gli aspetti appena elencati, pur dovendo mettere in conto una certa volatilità per la prossima settimana, si resta positivi.

Riccardo Fracasso

 

19 Responses to La Grecia scuote i mercati … o forse no?

  1. rosario ha detto:

    Ciao Riccardo
    sulla Grecia potrebbe essere che tzipras tenta di impaurire per ottenere il massimo. Non sappiamo come andrà però dobbiamo ammettere che si tratta di negoziatori molto particolari la cui uscita dall’ euro è un opzione più che reale.
    saluti
    Rosario

    • RICCARDO FRACASSO ha detto:

      Certo, va considerata come ipotesi ma al momento i mercati non sembrano crederci.
      Saluti.
      Riccardo

  2. Graziano ha detto:

    Buonasera Riccardo .
    Come si suol dire, dalle mie parti, questa Grecia è proprio una bella gatta da pelare .Magari avessimo una bella bacchetta magica…..chiusura del gap a 21350 o prosecuzione della salita ?????Staremo a vedere.
    Buonasera
    Graziano

    • RICCARDO FRACASSO ha detto:

      Io attualmente sono più per il rialzo, seppur con volatilità.
      Buon weekend.
      Riccardo

  3. Oleh ha detto:

    Riccardo Le volevo fare i complimenti per le sue analisi che seguo da ottobre 2014 (da 17.500)e devo dire che “ci prende” quasi sempre con un metodo apparentemente semplice ma molto chiaro ed efficace. Grazie

    • RICCARDO FRACASSO ha detto:

      Grazie Oleh, troppo buono,
      se dice, ci possiamo dare tranquillamente del tu.
      Buongiorno.
      Riccardo

  4. Renzo ha detto:

    Hanno riassunto benissimo anche i miei pensieri coloro che mi hanno preceduto nelle domande e devo ammettere che le tue analisi sono molto valide grazie Riccardo e spero anch’io nella tua ultima ipotesi buona giornata Renzo

  5. Riccardo ha detto:

    Ciao Riccardo,
    concordo sul probabile comportamento volatile del mercato all’interno del range di prezzo individuato con l’AT, compreso attualmente tra 22300/23300 punti.
    Quanto ai futuri comportamenti degli operatori onestamente spesso danno l’impressione di “cadere dal pero” o almeno questo è quanto vogliono far credere. La grecia un giorno desta timori ed il seguente si quietano gli animi, secondo chi parla e cosa trapela dagli “sponsors money” alias banchieri centrali.
    Qualcuno ricorda il sentiment diffuso a larga scala nel 2011/2012? Default a catena, fallimenti bancari, società in procinto di fallimento ecc. Tutto svanito in due anni in cui la situazione macro economica europea/globale ha fatto progressi da lumaca. Questo sono i mercati.
    Personalmente ritengo che il Mib40 sarà da comprare (medio periodo) solamente al break solido e duraturo dei 24500, attualmente è sostanzialmente poco differente dalla schedina al totocalcio.
    Grazie come sempre per la condivisione delle analisi.

    • RICCARDO FRACASSO ha detto:

      Ciao Riccardo,
      io non vedo grandissimi margini dopo l’eventuale rottura di area 24.000 ma un semplice ulteriore allungo.
      Buona domenica.

  6. giovanni ha detto:

    Complimenti per le tue analisi Riccardo.la tua fermezza e tranquillità sono importanti in campo economico.L ‘emotività va abbandonata e seguire i fondamentali che in Italia sono finalmente giunti ad una ripresa.Certamente l analisi tecnica ci aiuta,ma come te rimango positivo e su questo ribasso mi sono ben riposizionato. Ci rileggiamo a 25000.Grazie .Giovanni,Milano.

    • RICCARDO FRACASSO ha detto:

      Grazie per i complimenti Giovanni.
      Attendiamo gli sviluppi allora.
      Riccardo

  7. Filippo ha detto:

    Buonasera Riccardo! Sotto che livelli del nostro indice vedi un rafforzamento del movimento al ribasso x piacere? Grazie

    • RICCARDO FRACASSO ha detto:

      Area 22.300 rimane quella di rilievo.
      Va messo in conto che in un contesto simile non si possono escludere false rotture.
      Buona serata.
      Riccardo

  8. giovanni ha detto:

    Ciao Riccardo, questo sforamento da te previsto rientrerà? Ieri mi sono piazzato con tranquillità. ..ma fino a quando?Grazie.Giovanni.

    • RICCARDO FRACASSO ha detto:

      Ciao Giovanni,
      inizio col rimarcare che nessuno, ben che meno io, è in grado di conoscere il futuro.
      Il tratto di rialzo da cavalcare senza indugi era senza dubbio quello di quest’inverno.
      Da diverso tempo siamo invece in una fase meno conveniente in cui il rapporto tra rendimento e rischio si è notevolmente ridotto rispetto ad allora.
      Ciò che è cambiato dalla scorsa settimana è il fatto che sia stata a tutti gli effetti posticipata dal 18 giugno (giovedì) a fine mese la scadenza per trovare un accordo.
      Se da una parte un allungamento dei tempi può essere utile per trovare un’intesa, dall’altra si prolunga l’incertezza che sicuramente è un aspetto poco amato dai mercati.
      Diciamo che se tuttora reputo prevalente l’ipotesi di un recupero, le devo comunque assegnare meno probabilità rispetto alla scorsa settimana.
      Riccardo

  9. giovanni ha detto:

    Grazie Riccardo per la tua franchezza.Alla fine direi che comunque prevale un certo ottimismo,anche perché nessuno vuole che esca qualcuno dall’ Europa e dall’ euro.Sarebbe davvero una pessima decisione.Le dichiarazioni appena rilasciate da TSIPIRAS AFFERMANO:Le trattative vere cominciano adesso.Be dai che è la volta buona……..Giovanni.

  10. Giovanni ha detto:

    Gentile Riccardo,vorrei dirti che ho letto una BELLA proposta x la Grecia: prendere l intero debito (che è gestibilissimoo sia x UE che x BCE) cartolarizzarlo come un mutuo,al tasso 1~2% scadenza 30~50 anni.RATE X LA GRECIA ULTRA GESTIBILI!!Forza è un gioco da ragazzi se si vuole.Sei d accordo?Giovanni.

    • RICCARDO FRACASSO ha detto:

      Mah, io penso sia poco utile ragionare sulle ipotesi che circolano in questo momento ed attendere ciò che realmente sarà messo in atto.
      A mio avviso una soluzione definitiva si avrebbe utilizzando gran parte dei soldi stampati col QE per alleggerire il debito dei Paesi più in difficoltà, e poco importa se la Germania storce il naso perché non ottiene nulla e rischia di vedersi aumentare l’inflazione.
      Buona serata
      Riccardo

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