S&P 500: possibili sorprese sul brevissimo
Lo S&P 500 ha chiuso la seduta a 1.970 punti, registrando un -3,19%.
Il bilancio settimanale è pari ad un -5,77%.
Sono variazioni rare da sentire quando si parla della Borsa Americana, anche se ciò non dovrebbe sorprendere visto i numerosi allarmi lanciati nelle più recenti analisi.
La chiusura settimanale nei pressi dei minimi ne suggerisce ulteriori nel corso della prossima.
La scorsa settimana:
“A due settimane dalla conclusione di Agosto l’indice americano, seppur di poco, transita ancora al di sotto della trendline rialzista di lungo termine.
Continueremo a monitorare.”.
Grafico:
Alla luce del pesante calo settimanale, e ad una sola settimana dalla conclusione di Agosto, si allarga il divario che separa i prezzi dalla trendline rialzista di lungo termine.
Il tonfo settimanale, inoltre, ha generato il cedimento sia della media mobile a 200 giorni che la fuoriuscita ribassista dal range laterale entro il quale l’indice americano si muoveva da circa 6 mesi:
Ceduto il supporto, in pochissime sedute i prezzi hanno praticamente raggiunto il target (1.960 punti) rappresentato dalla proiezione dell’altezza del range laterale dal punto di rottura.
Tuttavia, nonostante l’evidente deterioramento del quadro grafico, il brevissimo termine potrebbe riservare sorprese positive.
Innanzitutto, il target 1.960 converge col pivot centrale annuale:
E’ bene ricordare che il pivot centrale rappresenta il livello di equilibrio intorno al quale si sono mossi i prezzi in un periodo (nel caso specifico nel 2014) e che costituisce, per quello successivo (2015), un importante riferimento tecnico.
Nel caso specifico, potrebbe agire da supporto.
Proseguiamo:
L’RSI su base giornaliera è in area di ipervenduto; nelle precedenti simili occasioni, come evidenziato nel grafico, abbiamo assistito a rimbalzi più o meno corposi.
Gli elementi favorevoli ad un rimbalzo non sono terminati.
Passiamo al grafico su base settimanale:
Il selling climax è una situazione che si manifesta con forti vendite accompagnate da un deciso aumento di volumi.
Tali caratteristiche sono evidentissime nel grafico.
L’aumento di volumi implica la partecipazione al mercato, oltre che dei piccoli investitori, anche della mano primaria.
Sedute come quella descritte solitamente sono classiche della fase di esaurimento di una correzione o perlomeno del primo impulso correttivo.
Difatti, al contrario della credenza comune, in questo caso il volume in aumento rappresenta un aspetto positivo: mentre da una parte i piccoli investitori vendono colti dal panico, la mano primaria dall’altra parte razionalmente acquista.
In altre parole, anche sotto tale aspetto, è lecito attendersi un recupero dei prezzi che, comunque, non dovrebbe trasformarsi in qualcosa di più di un pull back con ritest o della base del range laterale (vedi secondo grafico – 2.040 punti) o della media mobile a 200 giorni (sempre secondo grafico – 2.080 punti).
Ciò escluderebbe un recupero dei prezzi entro la fine mese della trendline di lungo termine, con pesanti implicazioni negative almeno per il medio termine.
Considerato quanto finora esposto, buone possibilità di un rimbalzo di breve periodo, all’interno di un contesto di medio periodo piuttosto negativo.
Riccardo Fracasso
24 Responses to S&P 500: possibili sorprese sul brevissimo
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Grazie Riccardo per l’aggiornamento e per la spiegazione inerente il selling climax.Graziano
Buonasera Riccardo,
Grazie per l’accurato quanto sintetico ed efficace punto di situazione.
Saluti
Prego, buona serata.
Ciao Riccardo,
Concordo sull’analisi tecnica e sui livelli individuati, esulando dal contesto puramente grafico potrebbe delinearsi questo scenario:
Indice stanco negli ultimi 6/8 mesi che nn trovava più spunti operativi al di fuori del range di congestione ora produce una corposa correzione per riportare il prezzo in zona più interessante in previsione di un rimando dell’intervento sul rate a settembre.
In pratica un colpo di coda per dare modo agli investitori di raccogliere ancora acquisti e distribuire sapientemente durante l’autunno a prezzi alti, magari con eccessi verso nuovi max assoluti prima dell’inevitabile vendita in occasione del rialzo dei tassi previsto in dicembre.
Potrebbe sembrare la scoperta dell’acqua calda, ma sappiamo bene quanto gl’investitori primari siano certi di lasciare il cerino acceso in mani altrui…
Interpretazione personale ovviamente non supportata da elementi di analisi tecnica.
Grazie per gli aggiornamenti.
Riccardo.
Ci sta come scenario Riccardo anche se io non escluderei l’ipotesi di un rimbalzo molto più veloce (poche sedute) ed il successivo ritorno delle vendite.
Buona domenica.
Riccardo
Grazie Riccardo. Sempre molto, molto chiaro ed efficace, sia nell’analisi sia nella comunicazione.
Prego Stefano, buona domenica.
Buongiorno Riccardo.
Per breve periodo si intende settimane o mesi ?
Grazie
Graziano.
Settimane ma può darsi anche solo qualche seduta, dipende dalla velocità del movimento.
Buona domenica.
Riccardo
Riccardo devo associarmi alle voci di chi mi ha preceduto , grazie per la tua chiarissima analisi , buona domenica Renzo
Prego, buona domenica.
Riccardo
Grazie e Buona Domenica anche a te.
Buonasera Riccardo. Come vedi la situazione dell’ S&P alla luce del profondo minimo in apertura, ben al di sotto del pivot da te individuato?
Buonasera, attendo chiusura ma considerato il recupero fa parte della coda ribassista dell’accelerazione ribassista di venerdì.
Non mi stupirei di vedere volumi elevatissimi anche oggi.
Buona serata.
Buonasera Riccardo.
Se la prima resistenza che si trova a 2188 dovrebbe comunque essere raggiunta almeno una volta nel corso dell’anno potrebbe essere il supporto posto a 1832 rilanciare il mercato Usa ? Se così fosse è fattibile la chiusura del gup presente in area 23550-23700 del Ftse mib ? Grazie per i continui aggiornamenti. Graziano
Salve Graziano, tutto è possibile anche se all’investitore sta il compito di individuare lo scenario più probabile.
Se l’America chiude il più possibile vicino ai massimi tra 20 minuti, io propenderei per un rimbalzo in grado di segnare un massimo decrescente con successivo minimo più profondo.
Ipotizzando invece un rialzo fino a 2.188 (ma ripeto, io lo trovo improbabile e nei mercati è controproducente sperare), il Ftse Mib potrebbe arrivare ai livelli da te citati.
Riccardo
Buongiorno Riccardo. Con riferimento al tuo ultimo commento, la chiusura dei mercati Usa più vicina ai minimi rispetto ai massimi, ti fa pensare che il rimbalzo non sia ancora “pronto x partire”?
Considerati i future ed i volumi giornalieri di ieri sembra pronto, poi vediamo se tiene.
Buona giornata.
E adesso che la cina ha fatto il suo 1° QE,
cosa bisogna aspettarsi che faccia l’SP500?
Lo reputi un fatto positivo per gli indici americani e in generale?
Devi ammettere che e’ una sorpresa, prima l’america poi l’europa e ora la cina.
Saluti Aldo
Ciao Aldo,
onestamente devo ancora capire se quello cinese sia effettivamente un QE.
Di certo è positivo ma penso che, al di là di rimbalzi di breve periodo, la tendenza di medio periodo dei mercati azionari sia negativa.
Ciò premesso, pongo un punto di domanda per gli emergenti che comunque hanno perso molto.
Tuttavia, meglio starsene distanti da investimenti volatili per qualche mese.
Riccardo
Buonasera.
Alla luce degli ultimi aggiornamenti (intervento banca centrale cinese, QE cinese (??),etc),del forte iper venduto, del doppio minimo del future (24/8-26/8) in area 1833-1850,ritieni probabile un pull back e/o una ripresa degli acquisti (anche da parte di investitori istituzionali allettati dagli attuali valori)? Se tale scenario si verificasse è’ credibile un test della trendline di lungo periodo in area 2040 oppure l’eventuale rimbalzo avrebbe fiato decisamente più corto (es area 1970)?
In ogni caso propendi nel breve periodo (prossime 3-5 sedute) per scenario ancora ribassista o per un rimbalzo?
Grazie
Ciao Enrico,
si reputo possibile se non addirittura probabile un rimbalzo (che peraltro potrebbe già esser iniziato).
Trattandosi di un rimbalzo all’interno di un trend ribassista che, a mio avviso, deve ancora esaurirsi, ogni resistenza è buona per interrompere gli acquisti.
Ciò premesso, sarei dell’idea che area 1.960 possa esser superata, e che lo S&P possa raggiungere area 2.040 se non addirittura la media mobile a 200 giorni.
Tuttavia, il messaggio che mi preme dare ai lettori del blog è che si tratterebbe di un rimbalzo pericoloso da cavalcare (specie per chi non è trader) e che, al di là di tanti target rialzisti, è pur sempre interno ad un trend di medio periodo che potrebbe tornare a fare male.
In merito alla durata del rimbalzo, dipende dalla velocità del movimento: può durare qualche seduta ma anche poche settimane.
Oltre non penso.
Riccardo
Buonasera a tutti! Scusate se dico la mia… come vedi Riccardo invece uno scenario di ritorno per i mercati europei e americani in zona minimi per creare una base di accumulo e successivo rimbalzo forte?
Vedo più probabile un estensione del rimbalzo.
Buona serata.