Lo S&P 500 ha chiuso la seduta a 2.022 punti, registrando un +1,64%.
Il bilancio settimanale è pari ad un +1,11%.
Anche per l’indice americano, come per il nostro, sono diversi gli elementi che ci suggeriscono che gli acquisti non siano ancora esauriti:
- acquisti concentrati nell’ultima seduta della settimana;
- chiusura settimanale sui massimi;
- chiusura settimanale superiore al massimo della precedente.
Grafico:
Si osservi l’AREA 2.025 in cui convergono:
- media mobile a 200 giorni;
- estensione del 100% di Fibonacci.
L’area di convergenza può già dirsi raggiunta, e gli aspetti tecnici elencati ad inizio analisi spingono a credere si possa avanzare ancora qualcosa all’interno della stessa.
In buona sostanza, non parrebbero esserci grandi margini di rialzo né per il nostro listino né per quello americano.
A scanso di equivoci, mi preme concludere il post precisando un mio pensiero da investitore (non trader): i vari pericoli evidenziati già da diverso tempo (e poi elencati nel post Mercati: i regali di Gennaio) descrivono il mercato azionario come un ambiente inadatto per gli investitori e che consente un’operatività tattica ma non strategica.
Riccardo Fracasso
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