Il Ftse Mib ha chiuso la seduta a 17.504 punti, registrando un +4,08%.
Il bilancio settimanale è pari ad un -1,53%.
Mercoledì:
“Si osservi come nell’AREA 17.100 punti recentemente raggiunta convergano il Gap Up (ora chiuso) formatosi a fine Febbraio ed il ritracciamento del 61,8% del rimbalzo avviatosi a metà Febbraio.
Per quanto nelle mie analisi io attribuisca ben poca importanza alle figure su base giornaliera, si aggiunga come proprio in prossimità di tale area oggi si sia completata un’Harami Bullish daily.
In buona sostanza, sono diversi gli elementi che ci portano a guardare verso l’alto.
Se a tali considerazioni si aggiungono le chiusure sui massimi delle diverse scale temporali dello S&P 500 (che inevitabilmente incide sul nostro indice), si rafforza l’ipotesi A tra quelle citate (‘doppio minimo o minimo crescente’).
Ovviamente, sono utili conferme rialziste con la chiusura settimanale (altrimenti saremo costretti a fare altri ragionamenti).”.
Grafico:
Seppure l’Harami Bullish sia stata negata, l’area 17.100 punti è stata semplicemente sforata per poi essere recuperata grazie alla seduta odierna.
Al momento, quindi, si può parlare di falsa rottura di un’area di supporto, aspetto positivo da aggiungere agli acquisti concentrati nell’ultima seduta della settimana.
Le ultime giornate dimostrano ancora una volta come chi si lascia distrarre dal rumore dei singoli movimenti rischia di non cogliere la musica di fondo e di farsi portare a spasso dal mercato.
Quanto successo è solo uno degli esempi che spiegano la mia preferenza ad esprimere opinioni a bocce ferme (chiusura settimanale) anziché in movimento.
Sul tavolo di lavoro rimangono sia l’ipotesi A (doppio minimo o minimo crescente) che la B (nuovo minimo), con la prima che si rafforza.
Si ricorda ancora una volta, comunque, il rischio fondato che “nel caso in cui dovesse effettivamente concretizzarsi la prima ipotesi, la seconda probabilmente sarebbe solo posticipata.”.
Si conclude ricordando quanto scritto due giorni fa:
“Il mio parere attuale è che, per quanto le potenzialità rialziste possano anche essere appetibili, più l’operatività si avvicina a quella dell’investitore (quindi non trader) e più l’eventuale rimbalzo dovrà essere considerato come un’occasione per alleggerire e non come un movimento da cavalcare.”.
Se insisto, è perché vorrei evitare che tra chi legge ci fosse chi, spinto dalla preoccupazione di perdere un’occasione, trascurasse passaggi delle analisi, come questo, che io reputo di grande rilevanza.
Per quanto riguarda i target rialzisti, li andremo eventualmente a vedere la prossima settimana.
Riccardo Fracasso
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