Prendiamo in esame un grafico di lungo termine su scala logaritmica per analizzare lo S&P 500:
Sono evidenziati i tre spettacolari trend primari rialzisti dell’ultimo ventennio, tutti sostenuti da una sequenza di minimi crescenti di lungo termine.
La perforazione della terza trendline è quella che ci ha consentito di anticipare l’inizio della correzione avviatasi la scorsa estate.
Attualmente l’indice americano si trova ingabbiato all’interno di un range laterale, aspetto già vissuto nella fase terminale dei precedenti trend rialzisti di lungo termine.
Ovviamente, non sempre la storia si ripete, ma questa semplice analisi rappresenta un aspetto di preoccupazione.
Al momento si ritengono improbabili crolli come i precedenti (al tempo, a differenza di oggi, il mercato obbligazionario rappresentava una valida alternativa), ma il rischio di una forte correzione è credibile.
Dallo stesso grafico è possibile notare che i precedenti crolli furono anticipati/accompagnati da una sequenza di massimi decrescenti dell’RSI mensile avviatosi da un’area di ipercomprato, sviluppo che si sta ripetendo anche in quest’occasione.
Si evidenzia, inoltre, come per effetto del recente rimbalzo l’RSI mensile si sia riportato nei pressi della trendline discendente.
Riccardo Fracasso
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