Lo S&P 500 ha chiuso la seduta a 2.238 punti, registrando un -0,46%.
Il bilancio settimanale è pari ad un -1,10%.
Dicembre si chiude con un +1,82%, il quarto trimestre con un +3,25% ed il 2016 con un +9,54%.
Grafico:
Raggiunta l’area di resistenza in cui convergono l’estensione del 100% di Fibonacci (2.285 punti) ed il Pivot annuale R2 (2.281 punti, valido fino a fine anno), sono scattate le prime vendite.
Di seguito, la rielaborazione comparata dei valori del margin debt e dello S&P 500:
Balza all’occhio l’indubbia correlazione che lega il margin debt con la borsa americana.
Si ritiene che fino a che il margin debt non invertirà al ribasso il proprio trend, non assisteremo ad autentici crash.
Pertanto, tale indicatore rappresenta uno dei principali market mover da monitorare per il 2017 (e noi lo faremo attraverso i check up), anche se va precisato che, purtroppo, le rilevazioni sono pubblicate con circa un mese di ritardo.
Riccardo Fracasso
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