From the monthly archives: Febbraio 2017

Il Ftse Mib  ha chiuso la seduta a 19.016 punti, registrando un -0,42%.

Il bilancio settimanale è pari ad un +0,77%.

Grafico:

FTSE MIB – Fibonacci – Riferimenti grafici

A distanza di due settimane dall’ultima analisi in cui s’è esaminato il nostro indice, andiamo a fare una brevissima sintesi di quanto accaduto negli ultimi 3 mesi:

  • a fine Novembre si è avviato un rialzo verticale arrestatosi entro l’area di Fibonacci del 50% calcolata sui punti A-B;
  • a quel punto, dopo una breve fase laterale, ed in coerenza con la time zones segnalata a fine Gennaio (‘Ftse Mib: riferimenti grafici e time zones’) ha avuto inizio una correzione che ha fatto portato il Ftse Mib a 18.424 punti;
  • al momento i prezzi si sono riportati ai 19.000 punti.

A questo punto osserviamo il grafico del settore bancario italiano (che ha un certo peso sulla nostra borsa) per poi ragionare su tutti gli elementi posti sul tavolo:

FTSE ITALIA BANCHE – Time Zones di Fibonacci

La settimana appena conclusa coincide con una delle Time Zones individuate partendo dall’intervallo A-B.

Giungendo a tale appuntamento dopo un evidente calo, è lecito supporre ad una svolta rialzista.

Si ricorda ancora una volta come le Time Zones siano potenziali aree temporali di svolta.

Se per i classici ritracciamenti di Fibonacci si parla di area attorno ad un livello, per le Time Zones si parla di area intorno ad una data.

Aspettarsi che il bottom o il top cada sempre esattamente in quella settimana appare eccessivamente pretenzioso: si osservi dal grafico come ciò non successe nemmeno con la time zones della settimana del 21 Novembre, ma  al tempo stesso che chi ha acquistato in quella settimana ha poi avuto modo di beneficiare di un eccellente rialzo.

Si ricorda inoltre che, come i ritracciamenti di Fibonacci, anche le time zones sono da considerare come aree di svolta potenziale, ma non certa.

Come per ogni strumento di analisi tecnica, e come per l’analisi tecnica  in generale, si consiglia sempre di non caricare di eccessive aspettative le time zones, che rappresentano ‘semplicemente’ uno strumento di supporto alla propria operatività.

Ciò premesso, l’analisi delle time zones sul settore bancario ci suggerisce un nuovo allungo dello stesso che, inevitabilmente, spingerebbe anche il Ftse Mib.

Allungo che sarebbe messo in forte discussione con l’eventuale rottura del minimo segnato la settimana scorsa (18.424 punti).

Riccardo Fracasso

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