In assenza di novità grafiche dal fronte americano, andiamo ad esaminare il grafico sul cambio euro/dollaro:
Un pò di storia:
a Luglio il cambio ha abbandonato il range laterale entro il quale si muoveva da oltre due anni.
L’allungo ha preceduto una correzione che ha riconosciuto la trendline superiore del range laterale come nuovo supporto, per poi ripartire verso l’alto (il classico movimento di pull back).
A questo punto, il massimo relativo registrato a Settembre (1,2093) rappresenta l’ultimo baluardo prima dell’area 1,25 che rappresenta un target credibile.
La validità di tale area è rafforzata dalla convergenza del ritracciamento del 38,2% di Fibonacci e della proiezione verso l’alto dell’altezza del range laterale.
Eventuali discese al di sotto dei minimi di Novembre (1,1554) metterebbero in discussione l’attuale impostazione di fondo positiva (quindi negativa per il dollaro).
Si conclude precisando che le analisi elaborate sui grafici di ampio respiro non sono finalizzate ad anticipare le tendenze di breve termine, ma movimenti più significativi.
Riccardo Fracasso
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