From the daily archives: domenica, Luglio 5, 2020

Ormai da tempo è aperto il dibattito se ci sarà o meno una ripresa a V.

Nel frattempo, la borsa americana ha già deciso:

Pertanto, gli indici azionari scontano una ripresa economica a V piuttosto rapida (come successo in passato).

L’entità della recessione, che probabilmente si avvicinerà a valori realistici col dato del secondo trimestre (si parla di cali del PIL oltre il 30%) innalza le probabilità di successivi recuperi nella seconda parte dell’anno.

Tuttavia, tali recuperi sancirebbero l’uscita dalla recessione ma non della crisi, poichè i dati economici pre covid resteranno molto distanti, probabilmente recuperabili solo in diversi anni.

Per di più, a Febbraio le quotazioni della borsa americana segnavano una sopravvalutazione ai massimi storici.

In buona sostanza, anche ipotizzando, in modo del tutto irrealistico, l’immediata scoperta del vaccino, è evidente una profonda scollatura tra borsa ed economia.

Negli ultimi decenni, per effetto di aiuti sempre più pronunciati (Banche Centrali, ricorso alla leva, buy back), tale scollatura si è allargata sempre più.

Tuttavia, il passato (osservare i cali avviatisi nel 2000 e nel 2007) ci insegna che tali divari sono destinati a rientrare in modo incontrollato e portare le quotazioni persino al di sotto del cosiddetto fair value.

Ovviamente non si ha certezza del futuro, ma precedenti e buon senso ci impongono estrema cautela.

Concludo, visto che i media non sembrano darne il giusto risalto, fornendo alcuni aggiornamenti che ho raccolto in merito al contagio negli Stati Uniti:

  • I governatori di New Jersey e New York stanno valutando di posticipare la riapertura dei ristoranti;
  • Nel Nevada e nella Georgia sono già state prorogate le restrizioni;
  • I governatori dei Paesi più colpiti dai contagi (Florida, Arizona, Texas e California), dopo appena un mese dalla riapertura, hanno disposto la chiusura di moltissime attività. Per fornire il giusto metro di misura, si consideri che California, Texas e Florida sono rispettivamente al primo, al secondo e al quarto posto della classifica economica dei Paesi membri USA.

Riccardo Fracasso

 
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