Chiusura settimanale sui massimi per lo S&P
Partiamo subito col grafico dello S&P 500:
L’indice americano ha chiuso a 1.403 punti, registrando un +0,24%.
Il bilancio settimanale è pari ad un +1,8%.
Ultime sedute:
La scorsa settimana:
“…la mia previsione per lo S&P 500 è la seguente:
-
nel corso della seduta di lunedì scivolerà al di sotto della retta ‘S’ e segnerà minimi giornalieri inferiori a quelli registrati ieri;
-
pur non sapendo sin d’ora se il calo proseguirà anche le sedute successive, probabilmente non sarà tale da provocare una rottura convinta dell’area di supporto 1.347-1.370 punti, area all’interno della quale, per di più, v’è un’importante concentrazione di volumi (1.367) ed un minimo (1.357) che è stato recentemente toccato per poi rimbalzare.
Continuo a ritenere l’eventuale movimento una correzione all’interno di un movimento rialzista, e come tale va considerato come l’occasione per ottimizzare l’ingresso a prezzi più convenienti rispetto a quelli passati.
La tenuta di uno dei livelli sopracitati andrà letta come un segnale di entrata (ovviamente sempre bene accompagnare gli ingressi con l’uso degli stop loss).”.
Come potete notare dal grafico lo S&P, lunedì scorso (quintultima candela), ha effettivamente sforato, la retta ‘S’ registrando un minimo inferiore a quello della seduta precedente.
Il minimo è stato segnato a 1.358 punti, nel pieno dell’area che noi avevamo indicato come supporto e praticamente coincidente (linea tratteggiata blu) con quel minimo (1.357) che avevamo evidenziato e la cui tenuta ha dato il via al rimbalzo in corso.
Il rimbalzo ha portato all’inversione al rialzo del trend di medio e di lungo periodo, mentre quello di breve era già rialzista e continua ad esserlo.
Ne consegue, ovviamente, che ora tutti e tre i trend sono impostati al rialzo.
Non possiamo che dire che l’intonazione è positiva.
La nostra visione positiva si avvalora ulteriormente alla luce della chiusura della settimana nei pressi dei massimi, il che ne rende probabili ulteriori per la prossima.
Obiettivo? Lo vedete nel grafico: il massimo relativo toccato il 2 aprile (1.422 punti).
Non escludo che tale resistenza possa esser superata, ma non è assolutamente da scartare nemmeno la possibilità che la stessa resti inviolata e se così fosse, a quel punto, l’indice americano si ritroverebbe all’interno del range laterale 1.357-1.422 punti.
Per prudenza, l’eventuale raggiungimento dell’area 1.422 potrebbe esser considerata come un’occasione per ridurre (non azzerare) eventuali posizioni long in portafoglio.
Riccardo Fracasso
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