Il Ftse Mib ha chiuso la seduta a 17.483 punti, registrando un +2,22%.
Il bilancio settimanale è pari ad un +3,4%.
La scorsa settimana:
“Pertanto, al supporto in area 15.800 punti che ci aveva consegnato la scorsa settimana, s’aggiunge quello dell’area di gap (approssimando: 16.500-16.800 punti).”.
Grafico:
Il calo concretizzatosi tra martedì e mercoledì, pur avendo causato qualche brivido, non ha fatto che confermare la solidità del supporto rappresentato dall’area di gap 16.500-16.800, soglia alquanto interessante nel caso di ulteriori discese.
Pertanto, a tale calo va assegnata una valenza positiva: è bene ricordarsi che fino a poche settimane fa i supporti non erano riconosciuti, ma sgretolati.
Ora, ai fini di una ricostruzione dell’impostazione rialzista, sarebbe bene che il Ftse Mib concludesse al meglio il mese di Febbraio (manca una sola seduta, quella di lunedì prossimo).
Successivamente, invece, sarebbe persino benaccetta una fase di relativa debolezza (purchè non esagerata), evitando così di giungere all’appuntamento con la BCE (10 Marzo) con quell’euforia tipica di un mercato che nutre aspettative eccessive e facilmente soggette a delusioni.
Fase di debolezza che andrebbe letta come occasione di acquisto da chi scommette su Draghi.
Inoltre ritengo probabile (ed al tempo stesso pure auspicabile) che entro la riunione della BCE il Ftse Mib vada a colmare il gap apertosi con la seduta odierna (la cui chiusura richiede una discesa almeno fino a 17.197 punti.
Riccardo Fracasso
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