Mettetevi comodi che mi dilungherò più del solito.
Grafico del Ftse Mib:
Il nostro indice ha chiuso la seduta a 15.512 punti, registrando un -0,78%.
Il bilancio settimanale è pari ad un -2,29%.
Ora mi preme porre alla vostra attenzione il grafico su base settimanale:
Nel riquadro blu sono evidenziate la penultima e la terzultima candela (che pertanto rappresentano la scorsa settimana e quella che la precede).
I colori delle due candele (verde la seconda e rossa la prima) ed il fatto che il corpo della prima sia interamente compreso da quello della seconda sono caratteristiche proprie della enfulfing bullish, della quale riporto un esempio scolastico:
Nonostante le caratteristiche tipiche di tale configurazione, nel caso in questione (vedi grafico nr. 2) ci sono degli aspetti che demoliscono la tesi secondo la quale siamo effettivamente in presenza di una engulfing bullish.
Innanzitutto il segnale di questa figura è più forte se il corpo della prima candela non supera il 70% del corpo della seconda, per cui l’attendibilità, nel caso specifico, non è altissima; ciò, ad ogni modo, non è sufficiente per escludere la engulfing.
Determinante, invece, il fatto che la engulfing bullish sia una figura di inversione rialzista (non di continuazione), e in quanto tale necessita della presenza di un trend ribassista da invertire; nella fattispecie, invece, abbiamo un chiaro trend rialzista (vedi grafico nr. 2).
In tale contesto è lecito ipotizzare che la engulfing bullish possa essere stata costruita appositamente come specchietto per le allodole per i piccoli investitori, mettendo sul piatto un falso segnale.
Con tutto ciò non voglio sostenere che abbiamo un elemento che ci assicura una discesa (non ne esistono), ma che ne abbiamo uno che contrariamente a quanto si possa credere non solo non va annoverato tra quelli che depongono a favore di uno scenario rialzista ma va persino inserito tra quelli che ci suggeriscono di non escludere l’ipotesi ribassista.
Chiarito tale aspetto, passiamo ora al grafico delle ultime sedute con evidenziate le medie mobili spostate:
Da questo grafico si evince che il trend di medio è rimasto l’unico impostato al rialzo.
Ora lo stesso grafico ma con la media mobile a 50 giorni (linea blu) e quella a 200 (linea viola):
Giusto la scorsa settimana si scriveva:
“Come potete osservare il Ftse Mib nella sua discesa ha riconosciuto la media mobile a 50 giorni e una volta raggiunta ha rimbalzato; il riconoscimento di tale media ci impone di tenerla in debita considerazione.”.
A distanza di una settimana è possibile raccontare un Ftse Mib che, nel suo calare, ha interrotto la discesa proprio una volta raggiunta la media mobile a 50 giorni; in buona sostanza, è la media mobile a 50 giorni quella a cui, in questo periodo, dobbiamo prestare maggior attenzione.
Fino a che terrà non ci saranno grossi problemi, ma quando e se cederà si potrebbe scendere rapidamente.
Per di più, sempre dall’ultimo grafico è possibile vedere una trendline discendente (retta rossa) formata unendo gli ultimi massimi; tali massimi, essendo decrescenti, segnalano una difficoltà del Ftse Mib a proseguire il rialzo avviatosi a fine luglio, o quantomeno la necessità di correggere prima di riprendere a salire.
Fino a che il Ftse Mib non sarà in grado di portarsi al di sopra del massimo più alto di quella trendline (16.695 punti), rimarranno intatti i dubbi sulla salute del nostro indice.
Nel caso dovesse prolungarsi la discesa iniziata questa settimana, tra le varie ipotesi v’è quella che si andrà a segnare quel minimo crescente di cui parlo da qualche settimana.
Per quanto concerne i possibili obiettivi, Fibonacci ci indica i seguenti:
Sono obiettivi, e nel caso dovessero essere raggiunti, chi volesse entrare long dovrà verificarne la tenuta e fissare stop loss a protezione.
Riccardo Fracasso
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