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Nell’articolo del 9 settembre evidenziai che il grafico del cambio Euro-Dollaro il giorno precedente aveva perforato al ribasso la media mobile a 200 giorni ricordando come tale movimento deponesse a forte vantaggio della valuta americana.
 
Grafico aggiornato:
 
 
 
Per chi non fosse pratico, è bene precisare che il grafico va letto al contrario, poichè considera l’euro contro il dollaro e non l’opposto.
 
Per cui, una discesa del movimento corrisponde ad una salita della valuta americana, e viceversa.
 
 
Ultime sedute:
 
 
 
Dal grafico è facile notare come l’euro  rapportato al dollaro, dopo la perforazione della media mobile a 200 giorni (linea rossa) sia effettivamente sceso rapidamente (il che vuol dire che il dollaro si è apprezzato) fino a toccare un minimo ad 1,319 il 5 ottobre.
Da quel livello è iniziato un rimbalzo ancora in corso, fino ai valori attuali (1.3895)
 
Seppur la 7+5 e la 25+5 (non sono disegnate) segnalino un trend di medio e di lungo periodo positivi, allo stato attuale l’impostazione di fondo rimane positiva per il dollaro.
Innanzitutto perchè, nonostante il recupero, il grafico continua a transitare sotto la media mobile a 200 giorni.
Inoltre, ad inizio ottobre si è verificato l’incrocio della morte (la media mobile a 50 giorni ha perforato quella a 200) rafforzando l’ipotesi negativa (per l’euro).
 
Ritengo che il cambio possa salire al massimo fino alla media mobile a 200 giorni (attualmente transita ad 1.4089), per poi ridiscendere vistosamente con obiettivo 1,28.
Non escludo ad ogni modo si possa iniziare a scendere anche prima.
Nel caso invece di superamenti convinti della media mobile a 200 giorni, si farebbero discorsi ben diversi.
Ad ogni modo, ripeto, al momento ritengo sia più probabile un recupero del dollaro.
 
 
Riccardo Fracasso
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